Alain Daniélou: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 13:
*Poiché la [[coscienza]] è necessariamente legata a una nozione di individualità, il luogo della coscienza universale è chiamato il Sé (''[[ātman]]''). (p. 35)
*Il Sé può esistere indipendentemente da ogni nozione particolareggiata, senza il pensiero. Non è uguale all'[[io]], centro di quella vibrazione che è il [[pensiero]]. (p. 38)
*''[[Māyā]]'' è contemporaneamente la sorgente del cosmo e quella della coscienza che lo percepisce. Entrambi sono interdipendenti. Il cosmo non percepito non esiste e la coscienza che non percepisce nulla non ha realtà. (p. 49)
*Nel processo della manifestazione, tutto avviene per creare l'illusione della molteplicità e per impedire la realizzazione dell'identità fondamentale di ogni essere, poiché ciò porterebbe alla distruzione della nozione di io, che è la forza di coesione che unisce gli elementi costitutivi dell'essere individuale, il testimone che dà la sua realtà al cosmo. Qualsiasi indebolimento della tendenza centripeta caratterizzante l'individualità è contrario al processo di [[creazione]] del mondo. Lo scopo di ogni creatore è di impedire una realizzazione che distrugga la sua creazione. Ecco perché «il Sé non è alla portata del debole». <ref>''[[Muṇḍaka Upaniṣad|Mundaka Upanishad]]'' II, 3, 4.</ref> Bisogna conquistarlo andando contro tutte le forze della natura, tutte le leggi della creazione. (p. 52)
*La Persona cosmica (''purusha'') è l'aspetto maschile, inattivo, di una dualità. Essa si manifesta tramite la sua controparte attiva, femminile, chiamata Natura (''prakriti''). Persona e Natura sono complementi inseparabili, e ogni forma di manifestazione porta la firma di questa dualità. (p. 65)
 
==''Śiva e Dioniso''==