Giovanni Keplero: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Johannes Kepler 1610.jpg|thumb|right|JohannesGiovanni KeplerKeplero]]
'''Johannes Kepler''' o '''Giovanni Keplero''' (1571 – 1630), astronomo e matematico tedesco.
 
==Citazioni di JohannesGiovanni KeplerKeplero==
*[[Giordano Bruno|Bruno]] ha concepito il mondo infinito in modo tale che quante sono le stelle fisse, tanti sono i mondi, e questo nostro mondo diviene uno fra i mondi innumerabili. [...] Bruno sostenne l'inutilità di tutte le religioni e che Dio è presente nel mondo.<ref>Citato in Immagini di Giordano Bruno 1600-1725, Procaccini, Napoli 1996.</ref>
*{{NDR|Sul cannocchiale di [[Galileo Galilei]]}} Oh canna meravigliosa, più preziosa d'uno scettro! (''Oh du herrliches Rohr, köstlicher als ein Szepter!''). (citato in [[Maria Teresa Mandalari]], ''Keplero e le streghe'', ''La Fiera Letteraria'', 23 febbraio 1967)
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*Seppi da Wacherio che il Bruno fu abbruciato in [[Roma]] e che sopportò con costanza il supplicio, asserendo che tutte le religioni sono vane e che Iddio s'immedesima col mondo, col circolo e col punto. (da una lettera a [[Johann Brengger]], medico e scienziato tedesco, citato in [[Domenico Berti]], ''Vita di Giordano Bruno da Nola'', Paravia, Torino 1868)
 
===Attribuite===
==Citazioni su Johannes Kepler==
*I protestanti preferiscono essere in disaccordo col sole piuttosto che d'accordo col papa.
::Citato in Giuseppa Saccaro Del Buffa, Arthur O. Lewis, ''Utopia e modernità'', Gangemi editore, 1989, [http://books.google.it/books?id=8V4VAQAAIAAJ&q=%22disaccordo+col+sole%22#search_anchor p. 251].
::Secondo altre fonti sarebbe una citazione di [[Voltaire]].
 
==Citazioni su JohannesGiovanni KeplerKeplero==
*Il celebre Keplero, il ramingo, inquieto Johannes (viaggiò tanto, per i suoi tempi, da lasciar sbalorditi a pensare che in tanto pellegrinare abbia trovato, non foss'altro, il tempo materiale di compiere gli sconvolgenti studi e gli ottanta volumi che sappiamo!) molto amò Leonberg e vi tornò spesso: clamorosamente poi quando – da figlio memore e devoto – si assunse di difendere la madre, l'altrettanto minuta e inquieta Katharina, dalle accuse di stregoneria che avevano attirato sul capo un pericolosissimo processo. ([[Maria Teresa Mandalari]])
*Concepita negli anni studenteschi di Tübingen, durante i quali l'originale interrogativo di come potesse essere visto dagli ipotetici abitatori lunari il moto dei pianeti e del sole cominciò ad agitare la mente di Keplero, l'operetta si trascinò per anni incompiuta; ma nel 1611 una copia del manoscritto capitò nelle mani di un tal barone von Volckerstorff, che lo portò a Tübingen: La cosa fu fatale a Keplero, poiché il «sogno» – una fantasia dei suoi colloqui e relazioni con spiriti celesti con cui il nostro voleva convincere coloro che credono unicamente a ciò che hanno visto – passò ben presto in dominio pubblico, al punto che «se ne era ciarlato perfino nelle botteghe dei barbieri» (dass sogar in den Barbierstuben darüber geschwatz worden ist), fomentando e rinsaldando la convinzione ch'egli (Durakotus, nel sogno) e la madre (Fiolxhilde) effettivamente avessero ricevuto il messaggio del «demone» circa il modo di poter pervenire all'isola Levania (la Luna), sospesa nell'etere a 50.000 miglia dalla Terra, sull'accelerazione necessaria a vincere la forza di gravità terrestre, sui pericoli di tale accelerazione per l'uomo, sullo stato ideale una volta pervenuti nel vuoto atmosferico, sull'attrazione lunare ecc. ([[Maria Teresa Mandalari]])