Lucio Battisti: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Lucio Battisti==
* {{NDR|Rivolto a Maurizio Vandelli, dopo l'esibizione al Cantagiro 1968}} A [[Maurizio Vandelli|Maurì]], nun me ferma più nessuno!<ref>[http://it.youtube.com/watch?v=LJva-6HnMLE#t=0m48s Rai - Videosera: A proposito di Lucio Battisti, testimonianza di Maurizio Vandelli, 1980]</ref><ref>[http://it.youtube.com/watch?v=9q1gx4tfQC0#t=3m44s Canale 5 - ''Cavalcarono insieme 2'', testimonianza di Maurizio Vandelli]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=jXvrs8peiiYC&pg=PA104&dq=A+Mauri%27+-+disse+a+Vandelli+dopo+la+sua+esibizione+-+nun+me+ferma+pi%C3%B9+nessuno! Gianfranco Salvatore - ''L'arcobaleno - storia vera di Lucio Battisti'' - pagina 104]</ref>
* L'importante è comunicare con il pubblico. Il resto conta molto poco. Il guaio è che in Italia ci sono ancora troppi cantanti alla [[Claudio Villa]].<ref>Marcello D'Antoni, ''Intervista polemica con Lucio Battisti. «Canto i motivi che mi piacciono. L'opinione del pubblico non mi interessa.»'',in Sogno n.° 28, 13 luglio 1969</ref>
*{{NDR|Rivolto a Maurizio Vandelli, dopo l'esibizione al Cantagiro 1968}} A [[Maurizio Vandelli|Maurì]], nun me ferma più nessuno!<ref>[http://it.youtube.com/watch?v=LJva-6HnMLE#t=0m48s Rai - Videosera: A proposito di Lucio Battisti, testimonianza di Maurizio Vandelli, 1980]</ref><ref>[http://it.youtube.com/watch?v=9q1gx4tfQC0#t=3m44s Canale 5 - ''Cavalcarono insieme 2'', testimonianza di Maurizio Vandelli]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=jXvrs8peiiYC&pg=PA104&dq=A+Mauri%27+-+disse+a+Vandelli+dopo+la+sua+esibizione+-+nun+me+ferma+pi%C3%B9+nessuno! Gianfranco Salvatore - ''L'arcobaleno - storia vera di Lucio Battisti'' - pagina 104]</ref>
* '''Ragazzo dal pubblico''': Lucio, vorrei sapere se ti senti originale. <br />'''Battisti''': No, mi sento Lucio Battisti.
*'''Giornalista''': Perché sei sempre di moda?<br>'''Battisti''': Perché me ne infischio delle mode.<ref>Gherardo Gentili, ''Me ne infischio delle mode'', in Tv Sorrisi e Canzoni, 3 dicembre 1978</ref>
* Trovo i suoi testi {{NDR|di [[Fabrizio De André]]}} interessanti, ma piuttosto goliardici, tant'è vero che piacciono solo agli studentelli. La parte musicale poi è solo accompagnamento, mentre io ritengo che debba sempre avere il ruolo principale nelle canzoni.<ref name=rullo>Da Tino Roberti, ''Io sono un rullo compressore, Gaber un triciclo'', in ''Oggi'' n. 37, 15 settembre 1970.</ref>
*'''Paolo Villaggio''': Preferiresti passare alla storia come cantante o come autore?<br>'''Lucio Battisti''': Come autore perché a tutt'oggi la mia attività più importante è quella di autore. Comunque preferisco non passare alla storia della musica.<ref>[http://it.youtube.com/watch?v=tzY_TubZQBI RAI - Programma radiofonico ''Formula uno'', 1971]</ref>
* Ma che c'entra [[Giorgio Gaber|Gaber]] con me? Io sono un rullo compressore, lui è un triciclo.<ref name=rullo/>
*'''Paolo Giaccio''': Ma guarda che veramente oggi si vede che sta molto in forma, Lucio!<br />'''Lucio Battisti''': No, non è che sto molto in forma, è che è un giorno qualsiasi, oggi!<ref name="per-voi-giovani">RAI, ''Per voi giovani'', puntate dal 3 al 7 gennaio 1972</ref>
* '''Paolo Villaggio''': Preferiresti passare alla storia come cantante o come autore?<br>'''Lucio Battisti''': Come autore perché a tutt'oggi la mia attività più importante è quella di autore. Comunque preferisco non passare alla storia della musica.<ref>[http://it.youtube.com/watch?v=tzY_TubZQBI RAI - Programma radiofonico ''Formula uno'', 1971]</ref>
*Mi sono reso conto che fare l'ermetico crea meno problemi, mentre invece parlare un linguaggio più semplice ti espone a maggiori possibilità di esser giudicato. Infatti più gente ti capisce e più hai potenziali giudici di ciò che fai. Ma questo mi è sembrato un rischio che vale la pena di correre: l'ermetico dorme sonni tranquilli, ha come unico giudice sé stesso visto che non è capito da nessuno.<ref>Aldo Bagli, «Ho scoperto il lavoro d'équipe», Ciao 2001 n.° 43, 29 ottobre 1978, pag. 23-25. Consultabile anche su Francesco Mirenzi, ''Battisti talk'', Coniglio editore, terza edizione (2009), pag. 290-296.</ref>
* '''Paolo Giaccio''': Ma guarda che veramente oggi si vede che sta molto in forma, Lucio!<br />'''Lucio Battisti''': No, non è che sto molto in forma, è che è un giorno qualsiasi, oggi!<ref name="per-voi-giovani">RAI, ''Per voi giovani'', puntate dal 3 al 7 gennaio 1972</ref>
*La vita è un contrasto di forze contrastanti.<ref name="RTI">Intervista alla radio svizzera di lingua italiana – Giorgio Fieschi, 18 maggio 1979</ref>
*Ecco, l'ermetismo è una cosa che abbiamo individuato, come un fattore un po' di fuga, nel senso che è facile fare l'ermetico, tanto ho capito io e tu no.<ref>Intervista alla radio svizzera di lingua italiana – Giorgio Fieschi, 18 maggio 1979</ref>
*Tutto mi spinge verso una totale ridefinizione della mia attività professionale. In breve tempo ho conseguito un successo di pubblico ragguardevole. Per continuare la mia strada ho bisogno di nuove mete artistiche, di nuovi stimoli professionali. Devo distruggere l'immagine squallida e consumistica che mi hanno cucito addosso.<ref>Pino Casamassima, ''Lucio Battisti – il mio canto libero'', frase riportata nel retrocopertina</ref>
*Aho, io se volevo sudà facevo il minatore! {{NDR|Osservando [[Zucchero]] in concerto}}<ref>Gianfranco salvatore – ''L'arcobaleno – Storia vera di Lucio Battisti vissuta da Mogol e gli altri che c'erano'', pagina 233</ref>
*'''Petruccio Montalbetti''': Perché non si capisce più niente nei tuoi dischi?<br>'''Lucio Battisti''': I miei LP costano come quelli di [[Antonello Venditti|Venditti]] ma io nei miei ci metto il cuore: siccome non costano di più non ci metto più le emozioni.<ref>Pensieri e parole, Rete 4, 2004 – testimonianza di Petruccio Montalbetti</ref>
*Trovo i suoi testi {{NDR|di [[Fabrizio De André]]}} interessanti, ma piuttosto goliardici, tant'è vero che piacciono solo agli studentelli. La parte musicale poi è solo accompagnamento, mentre io ritengo che debba sempre avere il ruolo principale nelle canzoni.<ref name=rullo>Da Tino Roberti, ''Io sono un rullo compressore, Gaber un triciclo'', in ''Oggi'' n. 37, 15 settembre 1970.</ref>
*Ma che c'entra [[Giorgio Gaber|Gaber]] con me? Io sono un rullo compressore, lui è un triciclo.<ref name=rullo/>
* {{Ndr|sull'album ''Anima latina''}} Già ne ''[[Il nostro caro angelo]]'' si avvertiva questa mia ironia verso il Lucio Battisti degli anni precedenti, questa demitizzazione, non per volontà suicida, non per autolesionismo, non per voler rinnegare, ma semplicemente per preparare il terreno all'azzeramento di una personalità monumentale, per azzerarla prima e successivamente umanizzarla al massimo, farla partecipare alla vita degli altri, conversare con gli altri per mezzo della musica […] con cose vere, dette in mezzo agli altri in mezzo alla musica, non falsamente o ipocritamente modeste, solo uguali a quelle di tutti gli altri.<ref name="siamo ancora legati alla strofa e alla rima">Renato Marengo, ''Siamo ancora legati alla strofa e alla rima'', in Ciao 2001, 1 dicembre 1974</ref>
* […] basti pensare a [[Pablo Picasso|Picasso]], a quello che ha significato la rottura, la provocazione dei primi esperimenti dell'artista, divenuti poi documenti, divenuti addirittura scuola, serviti da stimolo e apertura a nuove cose. Anche nella musica più elementare è utile fare oggi queste operazioni; nella musica contemporanea l'hanno già fatto, nel mondo delle canzoni, quello più vicino alle masse, quello più immediato, per la gente più semplice, ancora invece non è stato fatto, siamo ancora legati alla strofa, alla rima, sia pure, trattandosi di cantautori, di brani impegnati e ricchi di significato. Ma son sempre cose che si subiscono. Questa sudditanza dell'ascoltatore deve essere modificata […]<ref name="siamo ancora legati alla strofa e alla rima" />
* '''Giornalista''': Perché sei sempre di moda?<br>'''Battisti''': Perché me ne infischio delle mode.<ref>Gherardo Gentili, ''Me ne infischio delle mode'', in Tv Sorrisi e Canzoni, 3 dicembre 1978</ref>
* Mi sono reso conto che fare l'ermetico crea meno problemi, mentre invece parlare un linguaggio più semplice ti espone a maggiori possibilità di esser giudicato. Infatti più gente ti capisce e più hai potenziali giudici di ciò che fai. Ma questo mi è sembrato un rischio che vale la pena di correre: l'ermetico dorme sonni tranquilli, ha come unico giudice sé stesso visto che non è capito da nessuno.<ref>Aldo Bagli, «Ho scoperto il lavoro d'équipe», Ciao 2001 n.° 43, 29 ottobre 1978, pag. 23-25. Consultabile anche su Francesco Mirenzi, ''Battisti talk'', Coniglio editore, terza edizione (2009), pag. 290-296.</ref>
* La vita è un contrasto di forze contrastanti.<ref name="RTI">Intervista alla radio svizzera di lingua italiana – Giorgio Fieschi, 18 maggio 1979</ref>
* Ecco, l'ermetismo è una cosa che abbiamo individuato, come un fattore un po' di fuga, nel senso che è facile fare l'ermetico, tanto ho capito io e tu no.<ref>Intervista alla radio svizzera di lingua italiana – Giorgio Fieschi, 18 maggio 1979</ref>
* Tutto mi spinge verso una totale ridefinizione della mia attività professionale. In breve tempo ho conseguito un successo di pubblico ragguardevole. Per continuare la mia strada ho bisogno di nuove mete artistiche, di nuovi stimoli professionali. Devo distruggere l'immagine squallida e consumistica che mi hanno cucito addosso.<ref>Pino Casamassima, ''Lucio Battisti – il mio canto libero'', frase riportata nel retrocopertina</ref>
* Aho, io se volevo sudà facevo il minatore! {{NDR|Osservando [[Zucchero]] in concerto}}<ref>Gianfranco salvatore – ''L'arcobaleno – Storia vera di Lucio Battisti vissuta da Mogol e gli altri che c'erano'', pagina 233</ref>
* '''Petruccio Montalbetti''': Perché non si capisce più niente nei tuoi dischi?<br>'''Lucio Battisti''': I miei LP costano come quelli di [[Antonello Venditti|Venditti]] ma io nei miei ci metto il cuore: siccome non costano di più non ci metto più le emozioni.<ref>Pensieri e parole, Rete 4, 2004 – testimonianza di Petruccio Montalbetti</ref>
 
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* Il pubblico è un mostro che mi fa paura.
* Io ho del talento, lo dico senza mezze parole perché non sono un ipocrita. Mi sarei imposto comunque, quindi non devo niente a nessuno.
* Io sono sicuro che quando lancio una canzone avrà successo, perché prima di quella ne ho scritte altre venti che io e [[Mogol|Giulio]] abbiamo vivisezionato e quindi gettato via!
* Non capisco quelli che dicono che per avere successo devono soffrire. Ma che sò, scemi?
* Non parlerò mai più, perché un artista deve comunicare con il pubblico solo per mezzo del suo lavoro.
 
==Citazioni tratte dalle sue canzoni==