Terry Pratchett: differenze tra le versioni

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*Una cosa che Vimes aveva imparato da giovane guardia gli affiorò nel cervello. Se devi guardare lungo il fusto di una freccia dall'estremità sbagliata, se un uomo ti ha completamente alla sua mercé, allora l'unica cosa che puoi sperare è che quell'uomo sia malvagio. Un malvagio, infatti, adora il potere, il potere sulle altre persone e vuole vederti terrorizzato dalla paura. Vuole che tu sappia che stai per morire. Risulta quindi incline a parlare. A gongolare. Vuole vederti contorcere. Tende a prolungare il momento dell'uccisione come un'altro uomo cercherebbe di prolungare la vita di un ottimo sigaro. <br />E così devi sperare che il tuo aguzzino sia un uomo malvagio. Un uomo buono ti ammazzerà senza dire una singola parola.
* L'assioma "Un uomo onesto non ha nulla da temere dalla [[polizia]]" è attualmente al riesame da parte della Corte d'Appello degli Assiomi.
 
===19. ''Piedi d'argilla'' (1996)===
====[[Incipit]]====
Era una calda notte primaverile quando un pugno bussò alla porta con una forza tale da far piegare i cardini.<br />
Un uomo la aprì e scrutò in strada. Dal fiume proveniva una nebbiolina ed era una notte nuvolosa. Come cercare di vedere attraverso un pezzo di velluto bianco.<br />
Ma successivamente pensò che ci fossero state delle sagome là fuori, appena oltre la luce che filtrava sulla strada. Parecchie sagome che lo avevano fissato con attenzione. Pensò che forse c'erano stati dei debolissimi puntini di luce...<br />
Però non c'era da sbagliarsi sulla cosa che gli stava di fronte. Era grossa, rosso scuro e pareva la figura di argilla di un uomo fatta da un bambino. Gli occhi erano due tizzoni ardenti.
====Citazioni====
*«E così» disse, «lei è un alchimista. Macchie di acido sulle mani e niente sopracciglia». <br />«Giusto, signore». <br />«Non è facile trovare un nano che si occupi di quella professione. Voi di solito lavorate nella fonderia di un qualche zio o roba del genere». <br />''Voi'', notò il nano. «Non ho un gran rapporto col metallo» rispose. <br />«Un nano che non ha un gran rapporto col metallo? Deve essere unico!» <br />«Abbastanza raro, signore. Ma ero piuttosto bravo in alchimia». <br />«Membro della Gilda?» <br />«Non più, signore». <br />«Oh, davvero? Come ha lasciato la Gilda?» <br />«Dal tetto, signore. Ma sono abbastanza sicuro di quello che ho sbagliato». <small>(pag. 25)</small>
*«È un mistero» commentò Detritus. <br />Vimes sorrise ma senza essere divertito. Era ''effettivamente'' un mistero. A lui i misteri non piacevano. I misteri avevano un modo tutto loro di farsi sempre più grossi se non li si risolveva in fretta. I misteri figliavano. <small>(pag. 58)</small>
*Le dicerie sono informazioni distillate tanto finemente da poter filtrare attraverso qualsiasi cosa. Non hanno alcun bisogno di porte o di finestre... a volte non hanno nemmeno bisogno di persone. Possono esistere libere e selvagge e possono correre di orecchio in orecchio senza nemmeno sfiorare le labbra. <small>(pag. 70)</small>
*«Di nuovo? Quante volte è già stato ucciso questa settimana?» <br />«Mi stavo facendo gli affari miei» esclamò il reclamante invisibile. <br />«Accatastando aglio? Lei è un vampiro, no? Voglio dire, esaminiamo i lavori che ha fatto... Appuntitore di paletti per una ditta di recinzioni, collaudatore di occhiali da sole per l'Ottico Argus... Mi sbaglio, o c'è una costante, in tutto questo?» <small>(pag. 107)</small>
*Non era veloce quanto lui a causa dei crampi alle gambe e al paio di fitte di avvertimento al ginocchio sinistro e inoltre, ogni volta che si avvicinava, appariva qualche pedone che intralciava o sbucava fuori un carro da una via laterale.° <br />[°Questo accade sempre durante ogni inseguimento di polizia di ''ogni'' luogo. Davanti all'inseguitore sbucherà ''sempre'' da un vincolo un carro dal carico pesante. Se non sono coinvolti veicoli, allora si tratterà di un uomo con una rastrelliera di vestiti. Oppure due uomini con una enorme lastra di vestro. <br />Probabilmente dietro tutto ciò si nasconde una specie di società segreta.] <small>(pag. 132)</small>
*
 
===34. ''Thud!'' (2005) <small><small>''[non ancora pubblicato in italiano]''</small></small>===
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Ce n'era un intero sacco sul tavolo pulitissimo e scolorito di Granny Weatherwax. Rosse e tonde, lucide e profumate, se avessero conosciuto il futuro, avrebbero ticchettato come bombe.<br>
«Tienile tutte, il vecchio Hopcroft ha detto che potevo averne quante ne volevo», disse Nanny Ogg, lanciando un'occhiata furtiva all'amica strega. «Un frutto saporito, un po' rugoso, ma ottimo.»
 
===''Piedi d'argilla''===
Era una calda notte primaverile quando un pugno bussò alla porta con una forza tale da far piegare i cardini.<br />
Un uomo la aprì e scrutò in strada. Dal fiume proveniva una nebbiolina ed era una notte nuvolosa. Come cercare di vedere attraverso un pezzo di velluto bianco.<br />
Ma successivamente pensò che ci fossero state delle sagome là fuori, appena oltre la luce che filtrava sulla strada. Parecchie sagome che lo avevano fissato con attenzione. Pensò che forse c'erano stati dei debolissimi puntini di luce...<br />
Però non c'era da sbagliarsi sulla cosa che gli stava di fronte. Era grossa, rosso scuro e pareva la figura di argilla di un uomo fatta da un bambino. Gli occhi erano due tizzoni ardenti.
 
==Bibliografia==