William Gibson: differenze tra le versioni

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Il cielo sopra il porto aveva il colore della televisione sintonizzata su un canale morto. <br />
– Non è come al solito. – Case lo senti dire da qualcuno, mentre si faceva largo tra la calca, a gomitate, per infilarsi nella porta dello Chat. – È come se all'improvviso il mio corpo avesse un bisogno disperato di droga. – Era la voce dello Sprawl, una delle espressioni più tipiche. Il Chatsubo era un bar per espatriati di professione: potevate andarci per un'intera settimana senza mai sentire due sole parole in giapponese.
 
==''Monna Lisa Cyberpunk''==
===[[Incipit]]===
Il fantasma era un dono d'addio di suo padre, portatole da un segretario vestito di nero nella sala delle partenze di Narita. <br/> Durante le prime due ore di volo verso [[Londra]], restò come dimenticato nella sua borsa. Era un oggetto liscio e scuro di forma allungata; un lato portava impresso l'onnipresente logo della Maas-Neotek, l'altro, invece, era curvo, per adattarsi al palmo della mano.<br/>Sedeva ben dritta nella sua poltrona di prima classe, i lineamenti composti in una maschera modellata sul volto della madre morta. I sedili intorno a lei erano vuoti; suo padre aveva comprato gli altri posti. Rifiutò il pranzo offertole da uno steward nervoso. I sedili vuoti lo impaurivano: erano la dimostrazione della ricchezza e del potere di suo padre. L'uomo esitò, poi si ritirò con un inchino. Per un attimo ella permise che, sulla maschera di sua madre, comparisse un sorriso.
===Citazioni===
*E comunque Gentry era proprio strano, pensò Slick, sentendo scricchiolare le ginocchia mentre si alzava in piedi ed estraeva l'unità di controllo del Giudice dalla tasca della giacca. Gentry era convinto che il ciberspazio avesse una Forma, una configurazione globale e totale. Non era certo l'idea più da picchiati che Slick avesse mai sentito, però Gentry era ossessionato dalla convinzione chela Forma avesse un'importanza capitale. La comprensione della Forma rappresentava il suo Graal. (p. 68)
*«È stata ferita» disse Kumiko, guardando la cicatrice.<br/>Sally abbassò lo sguardo. «Già.»<br/>«Perché non se l'è fatta togliere?»<br/>«A volte fa bene tenere a mente certe cose.»<br/>«Di essere stati feriti?»<br/>«Di essere stati stupidi.» (p. 134)
 
== Citazioni su William Gibson ==