Victor Lebrun: differenze tra le versioni
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==''Devoto a Tolstoj''==
*— Leone Nicolaevič, che cos'è la [[follia]]? — Posi la domanda a bruciapelo, senza nessuna introduzione. La piccola luce di stupore malizioso divenne più forte del solito.<br />— Io, ''io ce l'ho''... la spiegazione... ''la mia''... — Sottolineò «io ce l'ho» e «la mia», poi si fermò. Accompagnate dal piccolo fuoco aggressivo degli occhi scintillanti, le sue interiezioni erano piene di senso [...]. Sottolineava «mia» e ciò significava: «Come sempre sono in opposizione con l'opinione generale, ma questo è il risultato della mia analisi.» [...] seguì la risposta:<br />— È l'egoismo. La concentrazione dell'attenzione su se stessi e poi su un'idea qualsiasi. (pp. 109-110)
*Una volta, dopo il tè della sera Tolstoj, che si sentiva male, mi chiamò in camera sua. Alloggiava allora in basso
*Era ancora debolissimo dopo una seria malattia, di modo che era necessario evitare le conversazioni troppo lunghe per non affaticarlo. Una volta, tornando a casa, lo trovai in giardino, su una sedia a sdraio. Soltanto la figlia Maria gli era vicino [...]. Ma non volevo perdere questa occasione.<br />— Ebbene, Leone Nicolaevič, possiamo fare un po' di filosofia? Non vi affaticherete?<br />— Oh, sí! Si può, si può! — rispose gioiosamente, interrogandomi con lo sguardo.<br />— Proprio ieri pensavo a Dio, e pensavo anche che non si può determinarlo con nozioni positive, poiché ognuna di esse è una nozione umana. Non ci sono che nozioni negative che possono essere precise. Non la negazione.<br />— Ciò è esattissimo.<br />— Di modo che non è preciso dire che Dio è l'Amore e la ragione. Amore e ragione sono qualità umane.<br />— Sí, sí. È esattissimo, solo che l'amore e la ragione ci uniscono a Dio. (pp. 113-114)
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==Altri progetti==
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[[Categoria:Attivisti|Lebrun, Victor]]
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