Carolina Invernizio: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Carolina Invernizio.jpg|thumb|Carolina Invernizio]]
'''Carolina Maria Margaritta Invernizio''' (1851 – 1916), scrittrice italiana.
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'''Carolina Maria Margaritta Invernizio Quinterno''' (1851 – 1916), scrittrice italiana.
 
* Io ho dei [[critica|critici]] una allegra vendetta. Ché le mie appassionate lettrici e amiche sono appunto le loro mogli, le loro sorelle. (dall'introduzione a ''Romanzi del peccato'')
*[[Lisbona]] è una delle [[città]] più belle del [[mondo]], specialmente per la sua giacitura. Sorge essa a guisa di anfiteatro su poggi e colli, lungo la riva destra del Tago, e questo largo fiume, dalle arene d'[[oro]], porge alla capitale del [[Portogallo]] uno dei nobili, vasti e sicuri porti interni che sianvi, il quale può contenere tutte le armate navali dell'[[Europa]]. (da ''Rina, o l'angelo delle Alpi'', vol. II, p. 29)
*Chi nega l'[[amore]] è un pazzo: non ha mai conosciuta la potenza, non è mai vissuto in modo completo, non è mai stato travolto da quel turbine impetuoso, che trascina con sé le più belle intelligenze, le coscienze più oneste, seminando cadaveri lungo la via... (da ''La sepolta viva'', p. 186)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
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===''Rina, o l'angelo delle Alpi''===
Qual è l'italiano che non si senta balzare il [[cuore]] in petto alla vista delle [[Alpi]], e non provi la stessa commozione di chi giunge per la prima volta in riva al [[mare]]? Non formano difatti questi monti il limite e la rocca d'[[Italia]]? Non furono essi insanguinati dagl'invasori della nostra [[patria]]? Eppoi, che cosa si vorrebbe trovare di più bello, di più poetico, di questa grandiosa opera del Creatore? Quivi vaghe pendici e floride vallate, amene rive di fiumi, effetti pittoreschi d'[[acqua]] e di luce, stupende sinuosità, contrasti di alte cime e di placidi gioghi, di [[Neve|nevi]] e di fiori: quivi una popolazione buona, tranquilla, religiosa, intelligente, amante del [[lavoro]], che non trova altro diletto che fra i suoi monti, sotto la volta del suo bel [[cielo]] e nelle rozze sue capanne.
 
==Citazioni su Carolina Invernizio==
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*Carolina Invernizio, ''La sepolta viva'', Editrice Lucchi, Milano 1969.
*Carolina Invernizio, ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/i/invernizio/index.htm La trovatella di Milano]'', Carlo Barbini Edit. (Tip. Wilmant di G. Bonelli e C.), Milano, 1889.
*Carolina Invernizio, ''Peccatrice moderna'', Universale Romantica Salani, Firenze 1977.
 
==Altri progetti==
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[[Categoria:Scrittori italiani|Invernizio, Carolina]]