Sacrificio: differenze tra le versioni

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Chāndogya Upaniṣad+1
William Somerset Maugham
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*Ci sono due tipi di sacrifici – quelli corretti e i miei. ([[Mikhail Tal]])
*Finché una persona parla, non può respirare. Perciò sacrifica il respiro alla parola. Inoltre, finché una persona respira, non può parlare. Perciò sacrifica la parola al respiro. Questi sono i due sacrifici infiniti, immortali: che si sia svegli o dormienti, si sacrifica in continuazione. Ora gli altri sacrifici hanno una fine, poiché essi sono fatti di opere. Conoscendo ciò, gli antichi non offrirono il sacrificio al fuoco. (''[[Kauṣitakī Upaniṣad]]'')
*[...] il sacrificio di sé è una passione così prepotente da fare impallidire, al confronto, perfino la fame e la lussuria. Avvolge e conduce alla distruzione le sue vittime nella più alta affermazione della loro personalità. L'oggetto non conta: può essere degno o indegno. Nessun vino è tanto inebriante, nessun amore così rovente, nessun vizio così attraente. Mentre si sacrifica, un uomo è per un momento più grande di Dio, giacché, infinito e onnipotente com'è, come può Dio sacrificarsi? Nel migliore dei casi può solo sacrificare l'unico suo figlio. ([[William Somerset Maugham]])
*Il sacrificio è l'autorità morale più forte. ([[Nadine Gordimer]])
*Nella [[donna]] tutto è sacrificio, nell'[[Uomo (genere)|uomo]] tutto è dovere. ([[Libero Bovio]])
*Noi siamo capaci di fare molti sacrifici nelle cose grandi, ma raramente siamo capaci di sacrificare le piccole. ([[Wolfgang Goethe]])
*Ora, ciò che la gente chiama «sacrificio» è in realtà la vita disciplinata di uno studente della sacra conoscenza, poiché solo conducendo una simile vita colui che è conoscitore trova il mondo di Brahman. (''[[Chāndogya Upaniṣad]]'')