Daniele Capezzone: differenze tra le versioni

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* La mitica devolution di [[Umberto Bossi|Bossi]] è il nulla: la sanità è già di competenza delle Regioni, per la polizia locale non ci sono soldi, per la scuola facciamo gli esami in dialetto? (da ''Il Gazzettino'', 19 ottobre 2003)
* Al governo {{NDR|Berlusconi II}} abbiamo proposto solo un'intesa sui temi della politica internazionale e ci hanno sbattuto la porta in faccia. Sarebbe un'eresia dirsi d'accordo con chi ha impostazioni clerico-fasciste su materie come il divorzio, la droga, la ricerca scientifica. {{NDR|Su una possibile alleanza a sinistra}} Siamo disponibili a trovare spazi di intesa anche col diavolo, ma sulla base dei programmi. Al momento non riesco a vedere un progetto in positivo che tenga insieme [[w:L'Ulivo|l'Ulivo]]. (da ''[http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/30/Capezzone_nel_centrodestra_troppe_idee_co_0_031030060.shtml Corriere della sera]'', 30 ottobre 2003, pagina 13)
* {{NDR|Riguardo la [[w:Procreazione assistita (ordinamento civile italiano)|legge 40/2004]]}} Noi non chiediamo una legge in più, ma una legge in meno. Non chiediamo un diritto in più, ma una facoltà in più. Non chiediamo un intervento in più dello Stato, ma un intervento in meno. Il secolo appena trascorso è stato caratterizzato dall'impronunciabilità della parola «individuo»: ed era sempre un'entità collettiva (la Famiglia, il Sindacato, il Partito, la Chiesa, lo Stato: tutti minacciosamente maiuscoli) a dire l'ultima parola. Ora, è venuto il momento di immaginare un nuovo spartiacque politico rispetto alle tradizionali categorie della «destra» e della «sinistra» (per tanti versi, attrezzi ormai inadeguati): e la distinzione è tra chi (in economia come sul fronte delle scelte personali) vuole allargare e chi invece vuole restringere la sfera della decisione individuale e privata rispetto alla sfera delle decisioni pubbliche e collettive. (da ''[http://archiviostorico.corriere.it/2004/ottobre/09/Capezzone_alla_morale_Stato_sulla_co_9_041009032.shtml Corriere della Sera]'', 9 ottobre 2004, pagina 14)
* {{NDR|Dichiarazione rilasciata dopo la condanna di [[Marcello Dell'Utri]] per [[w:Concorso esterno in associazione di tipo mafioso|concorso esterno in associazione mafiosa]]}} Confesso di non riuscire ad appassionarmi a questo derby in cui entrambe le squadre mi sembrano poco meritevoli di supporto. In nessun paese occidentale del mondo, infatti, avremmo a che fare con inquisitori così, che nulla hanno fatto e nulla fanno per celare un connotato apertamente politico della loro opera; e in nessun paese al mondo avremmo una opposizione desiderosa di liberarsi dei suoi avversari attraverso scorciatoie giudiziarie. Ma, allo stesso modo, in nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall’esito dei processi di ieri e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi (prescrizione o no) abbia pagato o fatto pagare magistrati; così come da Palermo (ripeto: quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti) emergono fatti e comportamenti oscuri, di cui qualcuno (Berlusconi in testa) dovrà assumersi la responsabilità politica. (da [http://old.radicali.it/view.php?id=30612 www.radicali.it], 11 dicembre 2004)
* [[Silvio Berlusconi]] è entrato in politica con 5 mila miliardi di debiti e con le banche che tentavano di strozzarlo; oggi vanta 29 mila miliardi di attivo e figura tra i sette uomini più ricchi del pianeta. (da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/10/30/radicali-addio-berlusconi.html Repubblica]'', 30 ottobre 2005, pagina 13)
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* L'annuncio del ministro [[Giulio Tremonti|Tremonti]] è importante e positivo, ed è un ulteriore passo su una linea di saggezza tenuta dal Governo, che prima ha messo al sicuro i conti dello Stato con la finanziaria triennale, poi ha adottato misure concrete per le famiglie con la manovrina di dicembre (penso, in particolare, al bonus e alla social card), e ora potenzia le risorse per gli ammortizzatori sociali". (da [http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/21-gennaio-marco/21-gennaio-marco.html ''la Repubblica''], 21 gennaio 2009)
* {{NDR|Sul [[w:Governo Berlusconi IV|Governo Berlusconi IV]]}} Per l'Italia questo governo è l'ultimo treno, non so se dopo ci saranno altre chance. [...] Grazie all'attuale [[legge]] elettorale, molto meno peggio rispetto a come viene descritta, e grazie alla [[saggezza]] degli italiani è iniziata una nuova fase politica [...] Con l'opposizione bisogna discutere di cose concrete, tematizzare i dibattiti e abbandonare l'atteggiamento da vergini violate dai cattivi berlusconiani. (da ''Omnibus – LA7'', 14 maggio 2008)
* Da molti anni, vado riflettendo sul fatto che forse il vero bipolarismo (trasversale agli attuali schieramenti) è tra chi vuole una legge in più e chi una in meno, tra chi vuole un intervento dello stato in più e chi uno in meno, tra chi vuole un allargamento della sfera di decisione pubblica o collettiva e chi invece preferirebbe un irrobustimento della sfera di decisione individuale e privata. Personalmente, ritengo sempre più desiderabile la seconda opzione: vale per l'economia tanto quanto per le libertà personali. Da anni, un intellettuale coraggioso come Alain Finkielkraut ci spiega che una società libera non è un "accumulo di diritti" (diritto a questo, diritto a quello...). Questa impostazione ha già avuto un peso, a mio avviso negativo, su una parte della nostra Costituzione (diritto alla casa, diritto al lavoro, e così via: solennemente proclamati, e ovviamente irrealizzabili, in quei termini). Ora l'errore più grave sarebbe quello di trasferire questo "metodo" anche in altri ambiti: quando invece il tema non sarebbe quello di chiedere un "diritto" codificato in più, ma una facoltà in più, o un divieto in meno, o un intervento pubblico in meno. (da ''[http://www.ilfoglio.it/soloqui/7899 Il Foglio]'', 24 febbraio 2011)
 
== ''Uno shock radicale per il XXI secolo'' ==