Buddhismo: differenze tra le versioni

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Piergiorgio Odifreddi+1
Carlo Coccioli, minuzie
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*È giusto che voi abbiate dubbi e perplessità; che la perplessità si alzi in voi rispetto a ciò che è meritevole di dubbio.<br>[...]<br>Non fatevi guidare da dicerie, tradizioni o dal sentito dire. Non fatevi guidare dall'autorità dei testi religiosi,<br>né solo dalla logica e dall'inferenza,<br>né dalla considerazione delle apparenze,<br>né dal piacere della speculazione intellettuale,<br>né dalla verosimiglianza,<br>né dall'idea "questo è il nostro maestro".<br>Ma quando capite da soli [...] che certe cose sono cattive e biasimevoli, portano danno e sfortuna, non solo secondo voi, ma anche secondo il parere dei saggi, [allora] abbandonatele.<br>[...]<br> Quando voi stessi riconoscete che certe cose sono buone, non riprovevoli, in qualche maniera lodevoli, una volta intraprese e provate portano a benefici e alla pace, [allora] accettatele e dimorate in esse. (dall'''Aṅguttaranikāya'', discorso n. 65, ''Kalāmasutta'')
*Esemplarmente opposto {{NDR|al cristianesimo}} il buddismo, che nel suo divieto di uccidere comprende il mondo non umano! ([[Karlheinz Deschner]])
*Gli esponenti di tanta varietà non si sono mai ammazzati fra di loro; non hanno mai emesso dogmi, né si sono mai reciprocamente scomunicati; la «maitri», o benevolenza verso tutti gli altri, è la matrice del buddismo. ([[Carlo Coccioli]])
*Il beato rispose: "Ma, Ânanda, cos'altro può<br />chiedermi la comunità dei monaci? Io, Ânanda, ho<br />insegnato il Dhamma evitando di creare una<br />dottrina esoterica ed una essoterica: il Tathâgata<br />è ben lungi dall'essere un maestro dal<br />"pugno chiuso" (âcariyamu.t.thi) per quanto<br />riguarda gli insegnamenti!" ... <br />[...] ... "Perciò, Ânanda, siate un'isola (dîpa) <br />per voi stessi, prendete rifugio in voi stessi e non in altro!<br />Che la vostra isola sia il Dhamma, che il vostro rifugio<br /> sia il Dhamma e non altro!" (dal Mahâparinibbânasuttanta, seconda sezione, verso 32)
*Il bramino Dona vide il Buddha seduto sotto un albero e fu tanto colpito dall'aura consapevole e serena che emanava, nonché dallo splendore del suo aspetto, che gli chiese:<br />– Sei per caso un dio?<br />– No, brâhmana, non sono un dio.<br />– Allora sei un angelo?<br />– No davvero, brâhmana.<br />– Allora sei uno spirito?<br />– No, non sono uno spirito.<br />– E allora, che cosa sei?<br />– Io sono sveglio. (da ''Anguttara Nikaya'', 4, [http://www.accesstoinsight.org/tipitaka/an/an04/an04.036.than.html 36])
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*Il buddhismo e il taoismo, insomma, concordano quasi su ogni punto, tranne che sotto un aspetto limitato ma di fondamentale importanza: l'atteggiamento rispetto agli eventi della vita. Il buddhismo, al proposito, è stato accusato di pessimismo, e non del tutto a ragione; non di meno, esso concepisce la vita, in questo mondo, come dolore, un dolore che è il risultato del desiderio e dal quale è comunque necessario liberarsi. ([[Jean Campbell Cooper]])
*Il Buddhismo, nato nella casta regale degli Kśatriya, permise agli imperatori indiani di liberarsi dalla dominazione della classe sacerdotale ed è stato un prodigioso strumento d'espansione coloniale. ([[Alain Daniélou]])
*Il buddismo nelle sue numerose e sempre legittime differenze è impastato di paradossi, il che è normale perché assai più che una religione (nel senso occidentale della parola) è una rivoluzione della mente. ([[Carlo Coccioli]])
*Il saggio che procede in solitudine, ben attento, non turbato da [[biasimo]] e lode, come un leone che non sobbalza ai rumori, come vento che non è trattenuto da una rete, come un loto non zuppo per l'[[acqua]], guida per gli altri e da nessuno guidato, è quello che i saggi riconoscono come un muni. (dal ''Sutta Nipâta'', 212)
*La coproduzione condizionata, questa e non altra noi chiamiamo la vacuità. La vacuità è una designazione metaforica. Questa e non altro la via di Mezzo.<br/> La realtà assoluta non può essere insegnata, senza prima appoggiarsi sull'ordine pratico delle cose: senza intendere la realtà assoluta, il nirvana non può essere raggiunto. ([[NagarjunaNāgārjuna]])
*La morale buddistica è quindi superiore a quella cristiana, perché l'amore del prossimo predicato da quest'ultima non oltrepassa i confini del paese né la cerchia della setta.<br />La morale buddistica ha ancora un altro vantaggio su quella del preteso Cristo: quello di ammettere la libera ricerca della verità, mentre nei Vangeli invano si cercherebbe una parola in favore della scienza. ([[Emilio Bossi]])
 
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