Papa Giovanni Paolo I: differenze tra le versioni

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*Tutti ricordiamo le grandi parole del papa [[Paolo VI]]: «I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell'opulenza. La Chiesa trasale davanti a questo grido di angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello» {{NDR|''[[Papa Paolo VI#Populorum progressio|Populorum progressio]]'', 3}}. A questo punto alla carità si aggiunge la giustizia, perché – dice ancora Paolo VI – «la proprietà privata non costituisce per alcuno un diritto incondizionato e assoluto. Nessuno è autorizzato a riservare a suo uso esclusivo ciò che supera il suo bisogno, quando gli altri mancano del necessario» {{NDR|''ibidem'', 23}}. Di conseguenza «ogni estenuante corsa agli armamenti diviene uno scandalo intollerabile» {{NDR|''ibidem'', 53}}.<br>Alla luce di queste forti espressioni si vede quanto – individui e popoli – siamo ancora distanti dall'amare gli altri «come noi stessi», che è comando di Gesù. (dall' ''[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_i/audiences/documents/hf_jp-i_aud_27091978_it.html Udienza generale]'' del 27 settembre 1978)
*[...] Spero che, i miei confratelli cardinali aiuteranno questo povero Cristo, Vicario di Cristo a portare la croce con la loro collaborazione di cui io sento tanto il bisogno. [...] Io, in un certo senso, sono dolente di non poter ritornare alla vita dell'apostolato spicciolo che mi piaceva tanto. Ho avuto sempre diocesi piccole: Vittorio Veneto, diocesi piccola; la stessa Venezia, grande per storia e piccola, 430.000 abitanti. Quindi, il mio lavoro era: ragazzi, operai, malati, visite pastorali. Non potrò più fare questo lavoro. Ma voi potete farlo. (dall'''[http://www.amicipapaluciani.it/omelie.htm#ALLOCUZIONE%20DI%20GIOVANNI%20PAOLO%20I Allocuzione di Giovanni Paolo I al Collegio Cardinalizio]'')<ref>Il primo discorso al Sacro Collegio mercoledì 30 agosto 1978.</ref>
*Signore, prendimi come sono, con i miei difetti, con le mie mancanze, ma fammi diventare come tu mi desideri. (preghiera particolaparticolare tratta dall'''[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_i/audiences/documents/hf_jp-i_aud_13091978_it.html Udienza Generale]'' di mercoledì 13 settembre 1978: La Fede)
*{{NDR|Dopo l'elezione}} ''Tempestas magna est super me.'' (Una grande tempesta è su di me) da "Il frutteto di Dio" [http://books.google.it/books?id=8ZO6K7k-u_4C&printsec=frontcover&dq=Il+frutteto+di+Dio:+storia+di+Karol+Wojtyla++Di+Domenico+Del+R%C3%ADo&hl=it&ei=trYeTtiZL43D8QPQ1dCrAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC4Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false pag.66]
*Giusto un mese fa, a Castelgandolfo, moriva Paolo VI, un grande Pontefice, che ha reso alla Chiesa, in 15 anni, servizi enormi. Gli effetti si vedono in parte già adesso, ma io credo che si vedranno specialmente nel futuro. Ogni mercoledì egli veniva qui e parlava alla gente. Nel Sinodo 1977 parecchi vescovi hanno detto: «I discorsi di Papa Paolo del mercoledì sono una vera catechesi adatta al mondo moderno». Io cercherò di imitarlo, nella speranza di poter anch'io, in qualche maniera, aiutare la gente a diventare più buona. (dall'[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_i/audiences/documents/hf_jp-i_aud_06091978_it.html udienza generale] del 6 settembre 1978)