Roberto Gervaso: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*{{NDR|Su [[Lucrezia Borgia]]}}La figlia del papa, a dispetto d'una certa iconografia ufficiale, divulgata da cattivi romanzi e peggiori film, non era bella, anche se non poteva dirsi brutta. Somigliava infatti straordinariamente al padre: gli stessi occhi un po' esorbitanti, lo stesso naso carnoso, lo stesso mento sfuggente, la stessa pelle scura, e in più una bellissima e lunghissima chioma bionda. Mite e arrendevole, sapeva quanto le sue scelte fossero subordinate alla volontà paterna, di cui sarà il docile e, a volte, il tragico strumento. Trasformarla in un [[Cesare Borgia|Cesare]] in gonnella o in una Frine del Rinascimento, orditrice di tranelli, propinatrice di veleni, divoratrice di uomini è falso. Se non fu una santa, non fu nemmeno un mostro. Quel che fece, soprattutto nel male, le fu sempre imposto.
*[...] fra le [[rivoluzione|rivoluzioni]], quella morale, è la più difficile. (p. 171)
*{{NDR|Su [[Papa Alessandro VI]]}} La veste che indossava, di chierico prima, di cardinale poi, infine di papa mai gl'impedì d'abbandonarsi ai propri focosi istinti, d'anteporre i piaceri tangibili dei sensi a quelli impalpabili dello spirito, di preferire l'alcova all'altare, il peccato alla rinuncia. Il paradiso per lui, e non solo per lui, era su questa terra. L'aldilà lo lasciava indifferente. Visse infatti come se non esistesse, o comunque lui non dovesse andarci.