Vladimir Jankélévitch: differenze tra le versioni

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'''Copyright''': Raffaello Cortina Editore, Milano, 1995, a cura di Enrica Lisciani-Petrini.
 
*È inutile far troppe speculazioni, meditare sul senso dell'esistenza in generale o della mia in particolare - perché questo senso non lo troverò mai.
*La [[filosofia]] è questo: fare cose non particolarmente utili.
*La [[morte]] è questo: la completa uguaglianza degli ineguali.
*Morire è la condizione stessa dell'esistenza. In ciò mi rifaccio a tutti coloro che hanno detto che è la morte a dar senso alla vita, proprio sottraendole tale senso. Essa è il non-senso che dà un senso negando questo senso.
*Ogni decisione che uno prende - per quanto riflessivo e filosofo sia - è sempre istantanea, relativa al momento della giornata, allo stato in cui si è quando viene presa ecc.
*"So che morirò, ma non ci credo" - dice Jacques Madaule. Lo so, ma non ne sono intimamente persuaso. Se ne fossi persuaso, completamente certo, non potrei più vivere.
*[[William James]] pare dicesse ai candidati al suicidio: "Aspettate il giornale di domani".
 
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