Conversione religiosa: differenze tra le versioni

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Manuele II di Bisanzio, qui da Fede
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André Frossard
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*Dio non si compiace del sangue, non agire secondo ragione, "σὺν λόγω" {{NDR|non agire con il ''logos''}}, è contrario alla natura di Dio. La fede è frutto dell'anima, non del corpo. Chi quindi vuole condurre qualcuno alla fede ha bisogno della capacità di parlare bene e di ragionare correttamente, non invece della violenza e della minaccia... Per convincere un'anima ragionevole non è necessario disporre né del proprio braccio, né di strumenti per colpire né di qualunque altro mezzo con cui si possa minacciare una persona di morte... ([[Manuele II di Bisanzio]])
*Il [[proselitismo]] è mutamento di etichetta, la conversione di carattere. ([[Fulton J. Sheen]])
*L'irruzione di Dio, straripante, totale, s'accompagna con una gioia che non è altro che l'esultanza del salvato, la gioia del naufrago raccolto in tempo... ([[André Frossard]])
*La capacità di conversione è maggiore negli individui effettivamente malvagi che non in quanti siano soddisfatti e compiaciuti di sé. ([[Fulton J. Sheen]])
*La conversione costituisce il traguardo del nostro ministero: ridestare la consapevolezza del peccato nella sua perenne e tragica realtà, consapevolezza delle sue dimensioni personali e sociali, insieme con la certezza che «la grazia ha sovrabbondato sul peccato» (Rom. 5, 20); e proclamare la salvezza in Gesù Cristo. ([[Paolo VI]])