Carmelo Di Bella: differenze tra le versioni

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* È stato l'allenatore siciliano più bravo di tutti i tempi. Un sergente di ferro sì, ma un uomo che credeva moltissimo nel suo [[lavoro]] e in quello degli altri. (Ignazio Marcoccio<ref>Gaetano Sconzo. ''Il calcio in Sicilia fu don Carmelo''. «La Sicilia», 10 settembre 1992, 19.</ref>)
* Era un galantuomo tutto d'un pezzo, non si sarebbe mai contraddetto. (Renzo Barbera<ref>Gaetano Sconzo. ''Il calcio in Sicilia fu don Carmelo''. «La Sicilia», 10 settembre 1992, 19.</ref>)
* L'uomo che lo [: il Catania] allena è un prototipo di questa forza morale: Di Bella è un esempio di come la semplicità possa, in certi momenti critici, prevalere sulle forze complesse. È un ragazzo semplice, Di Bella, un ragazzo d'oro. Il contributo che sta portando al calcio italiano in questo complesso periodo di vita è più che notevole. (Vittorio Pozzo<ref>Nel 1960-1961, Antonio Buemi; Carlo Fontanelli; Roberto Quartarone; Alessandro Russo; Filippo Solarino, Tutto il Catania minuto per minuto, Empoli, GEO Edizioni, 2010, p. 193.</ref>)
 
==Note==