Aleksandra L'vovna Tolstaja: differenze tra le versioni

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'''Aleksandra L'vovna Tolstàja''' detta '''Saša''' (1884 – 1979), attivista russa, figlia di [[Lev Tolstoj]].
 
==Citazioni di Aleksandra Tolstaja==
*Che magnifico aspetto aveva mio padre quando usciva dal suo studio contento di ciò che aveva fatto. Si muoveva agilmente, il suo volto era allegro, gli occhi ridenti. Qualche volta piroettava su un tacco o faceva passare una gamba sopra la spalliera di una seggiola.<ref>Citato in [[Tat'jana Tolstaja|Tatiana Tolstoj]], ''Anni con mio padre'', traduzione di Roberto Rebora, Garzanti, Milano, 1978.</ref>
*Ho letto i libri di [[Aleksandr Solženicyn|Solženitzyn]], ma in inglese, inventa nuove parole, e ha devastato la vecchia lingua russa, che è così bella.<ref name=Biagi1974/>
*{{NDR|Su [[Svetlana Allilueva]]}} Potrebbe fare tanto per la Russia, sapendo quello che Stalin ha combinato, invece di vivere come vive, sposandosi e poi divorziando: è una pazza.<ref name=Biagi1974>Citato in [[Enzo Biagi]], ''Russia'', Rizzoli, Milano, 1974<sup>9</sup>, p. 243.</ref>
 
==Citazioni su Aleksandra Tolstaja==
*Anche lei aveva sacrificato alla gelosia del padre i suoi amori: gli si era consacrata senza riserve, con tutte le sue forze di giovane Amazzone, come segretaria, accompagnatrice, copista. ([[Pietro Citati]])
*Quando la vedeva alzata la sera, il padre la mandava via. Ma di notte, mentre tutti dormivano, Aleksandra tornava nella stanza e scriveva a macchina fino alla mattina. Alle nove, tutti i fogli erano copiati nitidamente, come una volta aveva fatto la madre. Tolstoj scuoteva la testa e sorrideva; e quel sorriso candido e astuto bastava a farle dimenticare tutte le sue fatiche. ([[Pietro Citati]])
 
==Note==