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Milan Kundera
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*L'immagine appartiene alla sfera della [[magia]], agli spiriti della notte, possiede un fascino femminino malefico. ([[Régis Debray]])
*L'immagine presenta la situazione nello spazio logico, il sussistere e non sussistere di stati di cose. ([[Ludwig Wittgenstein]])
*La preoccupazione per la propria immagine, è questa la fatale immaturità dell'uomo. È così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L'uomo ci arriva solo dopo la morte. E neanche subito. Solo molto tempo dopo la morte. ([[Milan Kundera]])
*Noi ci facciamo immagini dei fatti. ([[Ludwig Wittgenstein]])
*''Oh come del pensier batte alle porte | Questa fatale immago e mi persegue! | Come d'incontro mi s'arresta immota, | E tutta tutta la mia [[mente]] ingombra! | Chiudo ben io per non mirarla i rai, | E con ambe le man la fronte ascondo. | Ma su la fronte e dentro i rai la veggio | Un'allra voila comparir, fermarsi, | Riguardarmi pietosa e non far motto''. ([[Vincenzo Monti]])
*Quando dunque avrò fatto grande l'immagine dell'immagine, cioè la mia [[anima]], e l'avrò magnificata con le opere, con il [[pensiero]], con la [[parola]], allora l'immagine di [[Dio]] diviene più grande, e lo stesso Signore, di cui l'anima è l'immagine, è magnificato nella nostra anima. ([[Origene di Alessandria]])
*''So che immago è del cor | La forma esterïore; | Ma l'immago sovente | È Fallace, o languente''. ([[Vincenzo Monti]])
==Voci correlate==