Bhāgavata Purāṇa: differenze tra le versioni

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*Si dovrebbe adorare il Signore [[Vishnu]] o un suo devoto per il progresso spirituale nella [[conoscenza]], e gli altri semidei per la protezione dell'eredità e la promozione di una dinastia. (''2, 3, 8'')<ref name=VB-SB/>
*Come il [[ragno]] tesse con faciltà la sua ragnatela e manifesta il suo potere di creazione senza essere sconfitto da altri, così anche voi stessi fate, impiegando la vostra energia autosufficiente per creare senza l'aiuto altrui. (''2, 5, 5'')<ref name=VB-SB/>
*L'uomo che si preoccupa insensatamente dell'[[identità]] del proprio essere è come quell'uomo che si turba perché sta sognando che gli tagliano la testa. (''III, 7, 10''; 1999)
*Sono [[felicità|felici]] soltanto il più sciocco degli sciocchi e il più elevato tra i mistici; ma a coloro che si trovano fra questi due limiti tocca godere e soffrire. (''III, 7, 17''; 1999)
*L'[[anima]], pur risiedendo nel [[corpo]], distaccandosi dagli efflussi della materia può rimanere libera da appetiti carnali, dal senso del possesso, dalla paura della [[morte]], così come il sole, pur riflettendosi nell'acqua, ne è distaccato. (''III, 27, 1''; 1999)
*[Śiva] Vive in luoghi sporchi come i forni crematori, suoi compagni sono i fantasmi e i demoni. Nudo come un pazzo, a volte ride a volte piange, si cosparge l'intero corpo di ceneri crematorie. Non fa il bagno regolarmente, e ha per ornamento una ghirlanda di teschi e ossa. Pertanto, solo nel nome è Śiva, il ben augurante, anzi, egli è la creatura più folle e nefasta. Così egli è molto caro ai pazzi lordi di ignoranza, e lui è il loro condottiero. (''4, 2, 14-15'')<ref name=VB-SB/>