José Rizal: differenze tra le versioni

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==''Noli me tangere''==
===[[Incipit]]===
Alla fine di ottobre, don Santiago dei Santi, conosciuto popolarmente sotto il nome di Capitan Tiago<ref>Quelli che svolgevano funzioni simili a quelle di sindaco della città, erano anche chiamati ''governatorcillos'' (governatorini) o Capitani. Capitan Tiago, nel romanzo, è la personificazione di vari filippini, alcuni amici ed altri solo conoscenti dell'autore, che godevano del rispetto e della considerazione della società di Manila. Si crede che Rizal ne avesse presenti particolarmente due di Manila, don M.B. e don T.C., e uno di Malabon.</ref>, dava una cena che costituiva già l'argomento di ogni conversazione in Binondo<ref>Quando fu scritto ''Noli'', Binondo. (da ''minundoc''), al Nord del fiume Pasig e vicino a Santa Cruz e Tondo, era, secondo Bowring, "il più importante e ricco paese delle Filippine, e la sua vera capitale commerciale". La maggior parte dei cinesi di Manila vivevano in Binondo. La sua principale strada commerciale era Rosario (da Piazza Moraga alla Chiesa di Binondo).</ref>, in altri quartieri lontani e perfino in Intramuros<ref>Latino. Letteralmente "''dentro le mura''", la Città Murata, Vecchia Manila. Era la parte più importante di Manila al tempo degli Spagnoli, perché qui erano gli uffici del Governo Spagnolo, il quartiere di Spagna e Forte Santiago. Intramuros era allora circondata da spesse larghe mura e da un fossato; l'accesso avveniva attraverso cinque solide porte, tra cui la Porta di Isabella II, la Porta del Parian e la Porta Reale, e costituiva una delle meglio fortificate città orientali.</ref>, nonostante l'avesse annunciata solo quella sera contro la sua abitudine. Capitan Tiago passava allora per un uomo molto generoso e si sapeva che la sua casa, come la sua nazione, non chiudeva la porta a niente e a nessuno, se non per cose di commercio o idee nuove o azzardate.<br />
Come una scossa elettrica, la notizia corse nel mondo dei parassiti, degli insetti o delle fecce che Dio ha creato nella sua infinita bontà e che tanto accuratamente moltiplica in Manila. Alcuni cercarono ceretta per le loro scarpe, altri bottoni e cravatte, tutti però preoccupati di come avrebbero dovuto salutare più familiarmente il padrone di casa, per lasciar credere ad una vecchia amicizia, o scusarsi, se è il caso, di non esser potuti arrivare più presto.