Muṇḍaka Upaniṣad: differenze tra le versioni

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*''Trovandosi immersi nell'[[ignoranza]], sicuri di sé; ritenendosi saggi, gli [[stupidità|sciocchi]] si aggirano urtandosi a vicenda, come ciechi guidati da un cieco.'' (''I, 2, 8''; citato in [[Alain Daniélou]], ''Śiva e Dioniso'', Ubaldini Editore, 1980)
*''Rivelato e tuttavia nascosto nella grotta | è ciò che è chiamato la grande Dimora. | Tutto ciò che si muove, respira e batte le ciglia | qui è fissato. Conosci questo come [[essere]] | e anche come nonessere, il desiderio di tutti i cuori, | che trascende la conoscenza, il più amato da ogni creatura.'' (''II, 2, 1''; 2001)
*''Oṁ è l'arco, l'''ātman'' è la freccia; | il Brahman, dicono, è il bersaglio, da colpire | con la concentrazione; così di diviene | uniti con Brahman come una freccia col bersaglio.'' (''II, 2, 4''; 2001)
*''Quando il nodo del cuore è sciolto, allora | tutti i dubbi sono scacciati e tutte le opere abolite | di clui che ha visto il supremo e l'[[infinito]].'' (''II, 2, 9''; 2001)
*''I [[saggezza|saggi]] che, privi di desideri, venerano lo Spirito Universale, non devono più passare per il seme umano.'' (da ''III, 2, 1''; citato in [[Alain Daniélou]], ''Śiva e Dioniso'', Ubaldini Editore, 1980)