Napoli: differenze tra le versioni

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*Vengo da una città, Napoli, che fruga e perquisisce con gli occhi. Sotto l'apparenza della strafottenza opera il più capillare sistema di controllo. Roma è opposta, un luogo di passaggio in cui nessuno controlla, nessuno pedina con gli occhi. Roma permette residenza definitiva al forestiero che tale rimane fino all'ultimo giorno. Non dà cittadinanza, tollera e non s'impiccia. Inoltre è una città di fiumi e prima di arrivarci non avevo mai visto un ponte, per me tutti quei ponti erano un'attrazione, mi ci piazzavo in mezzo per vedere l'acqua trasportare se stessa e il suo raccolto. Quando il Tevere è gonfio porta i doni ricevuti dalla piena. ([[Erri De Luca]])
*Via Toledo, presso al tramonto, è una zona di [[sogno]], un canale di [[felicità]] trascinante gli [[Oro|ori]] del crepuscolo, il carminio del [[cielo]] caldamente appoggiato sulle bionde verdure del Vomero. L'eleganze, gli amori passano e s'incrociano fra uno scintillamento infiammato di cristallerie e di sorrisi, lungo i marciapiedi. Correre mollemente assisi in questo gurgito [[Allegria|allegro]] di [[vita]] meridionale è una [[gioia]] di cui porterò con me l'amoroso [[ricordo]]. ([[Ardengo Soffici]])
*Vogliono neronizzare Napoli e tutta la Campania con la monnezza. Odiano Napoli per la sua trimillenaria intelligenza, per la sua civiltà. Così la sfruttano, come l’hannol'hanno sfruttata in questi 150 anni di Unità. ([[Jean Noel Schifano]])
*Qui sareste la creatura più felice del mondo. Tutto ciò che la natura ha fatto di più bello, di più maestoso e di più incantevole è versato qui a torrenti, su tutto ciò che si vede, si sente e si tocca ... questo paese è tutto ciò che si vuole, tutto ciò che si trova sparso in altre contrade. (Il principe di [[Metternich]], dopo la visita a Napoli nel 1819, in una lettera alla madre)
*Napoli che strana città, per viverla serenamente bisognerebbe eliminare tutte quelle sorprese che ti riserva giorno dopo giorno, ma poi non sarebbe più la stessa. Un po' come quegli uomini che le donne amano per il gusto di poterli poi educare una volta sposati. ([[Giovanni Scafoglio]] da La Misteriosa Malattia dei Diavoli blu)