Giuseppe Cocchiara: differenze tra le versioni

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*Il ''Golden Bough'' non si spiega senza la ''Primitive Culture'' {{NDR|del Tylor}} e senza i ''Wald- und Feld-Kulte'' {{NDR|del Mannhardt}}. Lo riconosce lo stesso Frazer nella prefazione alll'edizione del ''Golden Bough'', apparsa nel 1900. (p. XIII)
*Nel ''Golden Bough'', come nella restante opera del Frazer, si concludono quelli che sono i pregi e i difetti della scuola antropologica inglese. O meglio: i difetti del Tylor e i suoi. (p. XIV-XV)
*Noi, oggi, distinguiamo nettamente le civiltà classiche dai volghi dei popoli civili inserendo le une e gli altri nei loro particolari ambienti storici. La stessa [[etnologia]], inoltre, ha dispiegato la mentalità primitiva in una serie di cicli che la differenziano e la caratterizzano. Ma c'è di più, ove si pensi che secondo le più recenti correnti di pensiero il [[mondo [[primitivo]] non appare più come una determinazione cronologica, che è l'inizio stesso di una ipotetica storia universale, ma come una determinazione ideale. (p. XV)
*Noi sentiamo, oggi, il [[mondo [[primitivo]], il quale incombe nella nostra vita, nella nostra arte, nel nostro spirito. Lo sentiamo nella donnetta del popolo. Ma lo sentiamo nell'ultimo [[Pablo Picasso|Picasso]]. (p. XV)
*Il [[mondo [[primitivo]] è una forma eterna del nostro spirito. E la [[storia]] dell'umanità, cui pur appartiene quel mondo, non può non essere in parte che la nostra storia. (p. XV)
 
===[[Explicit]]===