Roberto de Mattei: differenze tra le versioni

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*Vero storico non è né il ricercatore che "scova" nuovi documenti, né il ""cronista" che affastella quelli già conosciuti, ma colui che, basandosi sulla documentazione edita o inedita a sua disposizione, è capace di ordinarla, di comprenderla, di narrarla, inquadrando le vicende in una filosofia della storia che, per lo storico cattolico, è innanzitutto una teologia della storia. (dal retro del libro ''Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta'', Roberto de Mattei, Lindau 2010)
 
*''In hoc signo vinces''. Sotto questa insegna può porsi la vita di [[Plinio Corrêa de Oliveira]], entrato nella storia come "il crociato del secolo XX". (citato nella rivista ''Tradizione Famiglia Proprietà'' n. 1, Anno 14, pg.22)
 
==Citazioni su Roberto de Mattei==
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*Leggere gli atti del suo convegno o discutere col professor De Mattei, come ho avuto il dubbio onore di poter fare il 20 novembre 2009 a Chiasso, è un'esperienza sconcertante: in contrapposizione ai suoi modi raffinati e gentili, le sue affermazioni sono infatti una vera e propria summa della disinformazione più grossolana e presuntuosa a proposito di Darwin e del darwinismo in particolare, e della scienza in generale. ([[Piergiorgio Odifreddi]])
*Ogni volta che il professor De Mat­tei critica Darwin, l'evoluzionismo e il rela­tivismo, combatte l'aborto e l'eutanasia, e infine sostiene che le catastrofi sono un castigo divino, i difensori della libertà e della tolleranza insorgono indignati non per criticarlo, come è comprensibile, ma per cacciarlo dal Cnr. ([[Marcello Veneziani]])
*Siamo tornati al Medioevo se il vice presidente del più grande ente di scienza e di ricerca del paese dice questa bischerate. [...] Lui è padrone di credere e di avere fede, nella misura che più lo aggrada. Ma non può in alcun modo pretendere di professare teoremi antiscientifici. O certamente non provabili scientificamente. [...] È da andare a nascondersi, da vergognarsi. Infatti all’esteroall'estero ci chiedono soprattutto come sopportiamo un governo come quello attuale. E per fortuna che le nostre università invece, malgrado tutti i problemi che hanno, riescono ad essere buone università. Quando i nostri ricercatori vanno all’esteroall'estero fanno fortuna, quando presentano progetti al Consiglio europeo delle ricerche arrivano alle primissime posizioni: per fortuna questo ci salva. ([[Margherita Hack]])
 
==Bibliografia==