Roberto Benigni: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Parlando di Antonio Maccanico}} Se non si fa prendere dal panico e si dimostra vulcanico, o almeno un po' satanico, riuscirà a prendere l'Italia per il manico. In realtà c'è stato un refuso sul nome, perché per un governo tecnico qualcuno ha detto ci vorrebbe un elettrauto, un altro ha detto un meccanico, Scalfaro ha capito Maccanico e ha detto, "Va beh, pigliamo 'sto maccanico". Anche perché l'idraulico di domenica non si trova.<ref name=7feb96/>
*Se uno non corre qualche rischio per un'idea, o non vale niente l'idea o non vale niente lui.<ref name=ultime/><ref>Cfr. [[Ezra Pound]]: «Se un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla».</ref>
*Si può parlare di Dio solo essendo Dio, sennòse no non se ne può parlare. Allora quando si parla di Dio si diventa Dio in persona. Se dentro di voi succede qualcosa, si apre una cosa che la testa non può contenere, una cosa spettacolare. <ref name=ultime/>
*Solo gli occhi di [[Maria]] possono guardare così Dio. Si è voltata, ha fatto così. Io questo movimento me lo sogno la notte, di quando Maria per un momento guarda Dio. Roba da andare al manicomio. <ref name=ultime>''L'ultimo del Paradiso. Lettura e commento del XXXIII canto del Paradiso'', RAI uno, 23 dicembre 2002.</ref>
*Tutti noi desideriamo amare ed essere amati. Questo è il Santo Spirito, il desiderio di amore fra un essere e un altro. Che è irresistibile e fa sì che tutto stia insieme, è il respiro dell'amore. Una cosa bellissima il Santo Spirito. <ref name=ultime/>
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{{Intestazione|1=Intervista di Maurizio Caverzan, ''[http://www.ilgiornale.it/cultura/io_dante_e_gesu_cristo/10-02-2008/articolo-id=240221 "Io, Dante e Gesù Cristo"]'', ''il Giornale'', 10 febbraio 2008}}
*Quando ho paura di una situazione, mi vien voglia di buttarmi, di andarci dentro. [...] Andare a cercare il rischio, i posti sconosciuti, le zone pericolose è la missione dei comici.
*Ci sono tanti modi di leggere [[Dante Alighieri|Dante]]. C'è quello adolescenziale, dell'immedesimazione. C'è quello giovanile, della ricerca dei messaggi, quando ognuno di noi vuol trovare la via per diventare adulto. A me la Commedia è entrata dentro fin da ragazzo. Prima la leggevo come se stessi andando in farmacia,: mi curava da tutti i mali. Poi ho imparato ad ascoltarla con innocenza, che per me è il modo giusto, quando la ascoltavo dai contadini, dai vecchi di casa mia. E ho scoperto che Dante ti fa sentire che ci sei solo tu, ti spiega tutti i dettagli, come in una confidenza personale. Quando mi chiedono se è ancora moderno è come se mi chiedessero se è moderno il sole, l'acqua. Io voglio solo trasmettere il fatto che mi piace, che mi dà gioia.
*Dante ci fa entrare in quello che solo l'intelligenza è in grado di cercare ma, da sola, non è capace di trovare. La sua forza è essere profondamente laico. Non ha atteggiamenti pappalardeschi, come direbbe lui, da falsi devoti. È religioso senza essere mai pretesco, bigotto. Non si rivolge a Dio, alla Madonna, ai santi. Si rivolge alle Muse, ad Apollo. Il suo universo è la poesia. Si può leggere la Divina commedia senza credere in Dio, ma non senza conoscere il cristianesimo. A parte che tutta la nostra civiltà è [[Cristianesimo|cristiana]] senza saperlo – e il senza saperlo è forse la cosa più bella – lo si vede da ogni cosa che facciamo... La [[poesia]] ci aiuta a compiere un'esperienza irripetibile di libertà, è finzione e ritmo, ma ci aiuta a intraprendere un grande viaggio alla ricerca di uno sguardo. Quello sguardo che solo le donne posseggono e che ci introduce nel punto più segreto del mondo.
*Resto sconquassato dal [[Vangelo]], basta un rigo delle parabole. Ha una forza spettacolare, viene da alzarsi in piedi sulla sedia... C'è dentro una violenza che ti mette le ali. Una forza che ti scarabocchia tutta la vita. Perché ti dice che puoi sempre ricominciare da capo. Ti mette nella condizione di fare ognuno la rivoluzione dentro te stesso. Prima che arrivasse Gesù il rapporto con Dio era fatto di dolore e lui se l'è preso tutto su di sé. Per me è una cosa sconcertante... anche se non sono sempre della mia opinione... Lo dico per sdrammatizzare, per relativizzare, per prenderla leggera.
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{{Intestazione|''Festival di Sanremo'', Rai Uno, 17 febbraio 2011}}
*L'Italia è l'unico Paese al mondo dove è nata prima la cultura e poi la nazione, non esiste nessun altro luogo al mondo.
*L'amore è come la morte: o sei innamorato o non sei innamorato, o sei morto o non sei morto,... non sei mai troppo morto.
*L'unica maniera per realizzare i propri [[sogni]] è svegliarsi.<ref>Citazione di [[Paul Valéry]].</ref>
*Ogni impero che c'è nel mondo è una pallida imitazione dell'impero Romano, pallidissima.
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*Chiedermi cos'è la trasgressione è come chiedere al contadino cos'è la vanga.
*Chissà perché tutte le malattie mentali cominciano per PSI: psicopatico, psicotico...
*Chissà, forse se [[Sigmund Freud|Freud]] invece di leggere [[Sofocle]] avesse letto Pinocchio, avrebbe inventato il ''complesso di Geppetto''.
*Ci sono marinai e ci sono uomini di terra: io appartengo alla seconda categoria. Sono un contadino io, mi piace la campagna. Mai la sabbia mi ha visto ignudo. L'acqua non mi garba. Sono proprio refrattario. E difatti non mi lavo mai.
*Diciamo la verità: [[Dante Alighieri|Dante]] era un gran trombatore, uno che la [[donna]] gli piaceva proprio molto.