Henry Kissinger: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Henry Kissinger==
*Abbiamo perso di vista una delle massime fondamentali della guerriglia: la guerriglia vince se non perde. L'esercito convenzionale perde se non vince. (da<ref>Da ''The Vietnam Negotiations'', Foreign Affairs, Vol. 48, No. 2 (January 1969), p. 214).</ref>
*Di tutti i capi di governo dell'America Latina, noi ritenemmo [[Salvador Allende|Allende]] il più pernicioso per gli interessi del nostro paese. Egli era palesemente pro-Castro e si opponeva agli Stati Uniti. Le sue politiche interne erano una minaccia per la democrazia cilena e per i diritti umani. (da<ref>Da ''Years of Renewal'').</ref>
*Il Vietnam è ancora dentro di noi. Ha creato dei dubbi sulla capacità di giudizio degli americani, sulla credibilità americana, sulla potenza americana, non soltanto in patria ma in tutto il mondo. Ha avvelenato il nostro dibattito politico interno. Abbiamo quindi pagato un prezzo esorbitante per decisioni che vennero prese in buona fede e per buoni fini.<ref>Citato (citato dain Stanley Karnow, ''Storia della guerra del Vietnam'', Rizzoli editore, Milano, 1989, pag. 9). ISBN 88-17-11506-1.</ref>
*La cosa bella dell'essere famosi è che, quando annoi le persone, queste pensano che sia colpa loro.<ref>Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Le Formiche: anno terzo'', Zelig Editore, 1995, § 1605.</ref>
*La pianificazione [[comunismo|comunista]] incentiva i funzionari non a produrre di più, ma a sottovalutare ufficialmente il potenziale produttivo, in modo che poi non si possa rimproverare loro di non essere riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati. (da<ref>Da ''Gli anni alla Casa Bianca'', cap.SugarCo, V)Milano, 1980,
*Non vedo alcuna ragione per cui ad un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista soltanto perché il suo popolo è irresponsabile. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli. (a proposito dell'elezione di [[Salvador Allende]] in Cile; citato in Luciano Canfora, ''Esportare la libertà'', cap. V, 3, p. 70)
cap. V.</ref>
*{{NDR|Sull'elezione di [[Salvador Allende]] in Cile}} Non vedo alcuna ragione per cui ad un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista soltanto perché il suo popolo è irresponsabile. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli.<ref>Citato (a proposito dell'elezione diin [[Salvador Allende]] in Cile; citato in Luciano Canfora]], ''Esportare la libertà'', cap. V, 3, p. 70).</ref>
 
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*Il [[potere]] è l'afrodisiaco supremo.
*La [[moderazione]] è una [[Virtù|virtù]] solo per quelle persone che pensano di avere un'alternativa.
*La cosa bella dell'essere famosi è che, quando annoi le persone, queste pensano che sia colpa loro.
*Non è possibile una crisi di governo la prossima settimana: la mia agenda è già piena.
*Persino un paranoico può avere nemici.
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*Poi, un anno dopo, Kissinger divenne segretario di Stato al posto di Rogers. A Stoccolma, gli dettero perfino il premio Nobel per la Pace. Povero Nobel. Povera Pace.
 
== Bibliografia Note==
<references />
*Stanley Karnow, ''Storia della guerra del Vietnam'', Rizzoli editore, Milano, 1989 ISBN 88-17-11506-1
 
*Henry Kissinger, ''Gli anni alla Casa Bianca'', SugarCo, Milano, 1980
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