Buddhismo: differenze tra le versioni

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*È giusto che voi abbiate dubbi e perplessità; che la perplessità si alzi in voi rispetto a ciò che è meritevole di dubbio.<br>[...]<br>Non fatevi guidare da dicerie, tradizioni o dal sentito dire. Non fatevi guidare dall'autorità dei testi religiosi,<br>né solo dalla logica e dall'inferenza,<br>né dalla considerazione delle apparenze,<br>né dal piacere della speculazione intellettuale,<br>né dalla verosimiglianza,<br>né dall'idea "questo è il nostro maestro".<br>Ma quando capite da soli [...] che certe cose sono cattive e biasimevoli, portano danno e sfortuna, non solo secondo voi, ma anche secondo il parere dei saggi, [allora] abbandonatele.<br>[...]<br> Quando voi stessi riconoscete che certe cose sono buone, non riprovevoli, in qualche maniera lodevoli, una volta intraprese e provate portano a benefici e alla pace, [allora] accettatele e dimorate in esse. (dall'''Aṅguttaranikāya'', discorso n. 65, ''Kalāmasutta'')
*Esemplarmente opposto {{NDR|al cristianesimo}} il buddismo, che nel suo divieto di uccidere comprende il mondo non umano! ([[Karlheinz Deschner]])
*Il beato rispose: "Ma, Ânanda, cos'altro può<br />chiedermi la comunità dei monaci? Io, Ânanda, ho<br />insegnato il Dhamma evitando di creare una<br />dottrina esoterica ed una essoterica: il Tathâgata<br />è ben lungi dall'essere un maestro dal<br />"pugno chiuso" (âcariyamu.t.thi) per quanto<br />riguarda gli insegnamenti!" ... <br />[...] ... "Perciò, Ânanda, siate un'isola (dîpa) <br />per voi stessi, prendete rifugio in voi stessi e non in altro!<br />Che la vostra isola sia il Dhamma, che il vostro rifugio<br /> sia il Dhamma e non altro!" (dal Mahâparinibbânasuttanta, seconda sezione, verso 32)
*Il bramino Dona vide il Buddha seduto sotto un albero e fu tanto colpito dall'aura consapevole e serena che emanava, nonché dallo splendore del suo aspetto, che gli chiese:<br />– Sei per caso un dio?<br />– No, brâhmana, non sono un dio.<br />– Allora sei un angelo?<br />– No davvero, brâhmana.<br />– Allora sei uno spirito?<br />– No, non sono uno spirito.<br />– E allora, che cosa sei?<br />– Io sono sveglio. (da ''Anguttara Nikaya'', 4, [http://www.accesstoinsight.org/tipitaka/an/an04/an04.036.than.html 36])