Papa Paolo VI: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Paolo VI==
*Lasciate che un vostro concittadino di ieri renda omaggio ad uno dei valori più preziosi della vita umana e ai nostri giorni più trascurati: la tradizione. È un patrimonio fecondo, è un'eredità da conservare. Oggi la tendenza delle nuove generazioni è tutta verso il presente, anzi verso il futuro. E sta bene, sempre che questa tendenza non oscuri la visione reale e globale della vita. Perchè, per godere del presente e per preparare il futuro, il passato ci può essere utile, e, in certo senso, indispensabile. Il distacco rivoluzionario dal passato non è sempre una liberazione, ma spesso significa il taglio della propria radice. Per progredire realmente, e non decadere, occorre avere il senso storico della nostra esperienza. Questo è vero perfino nel campo delle cose esteriori, tecnico-scientifiche e politiche, dove la corsa delle trasformazioni è più rapida e impetuosa; e lo è ancora di più nel campo delle realtà umane e specialmente nel campo della cultura. Lo è in quella della religione nostra, che è tutta una tradizione proveniente da Cristo. (dall'allocuzione ai suoi conterranei a Brescia il 26.9.1970; citata in Insegnamenti di Paolo VI, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1963, vol. I, p. 131)
*Col Vaticano II ci aspettavamo la primavera e invece è venuto l'inverno.<ref>Citato in Vittorio Messori-Aldo Cazzullo, ''Il Mistero di Torino'', Mondadori, sesta edizione, ISBN 88-04-52070-1, pag. 264.</ref>
*Siamo soliti a guardare avanti, spesso trascurando le benemerenze di ieri; non siamo facili alla gratitudine, alla memoria, alla coerenza con il nostro passato, all'ossequio, alla fedeltà dovuta alla storia, alle azioni che si succedono da una generazione all'altra degli uomini. Spesso si rivela assai diffuso un senso di distacco dal tempo trascorso: e ciò è causa di inquietudine, trepidazione, instabilità. <br />Un popolo sano, un popolo cristiano è molto più aderente a quanti ci hanno preceduto; e mira alla logica delle vicende in cui deve formarsi la propria esperienza, mentre non esita di fronte al necessario tributo di riconoscimento e di giusta valutazione. (dall'omelia pronunciata da Paolo VI durante la Messa celebrata a Roma, nella Basilica patriarcale di san Lorenzo al Verano del 2/11/1963; citata in Insegnamenti di Paolo VI, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1963, vol. I, p. 131)
*{{NDR|A [[Plinio Corrêa de Oliveira]]}}Sua Santità gioisce di te perché descrivesti e difendesti con acume e chiarezza l’Azione Cattolica, di cui possiedi una piena conoscenza, e per la quale hai un grande apprezzamento, in tal modo che si è reso chiaro a tutti quanto è opportuno studiare e promuovere questa forma ausiliare di apostolato gerarchico. (da lettera inviata all’autore di In difesa dell'Azione-Cattolica, a nome del Sommo Pontefice, da G. B. Montini, Sostituto alla Segreteria di Stato di S. S. Pio XII; citata in [http://www.pliniocorreadeoliveira.it/encomi_014.htm pliniocorreadeoliveira.it])
*Anche gli [[animali]] sono creature di Dio, che nella loro muta sofferenza sono un segno dell'impronta universale del peccato e della universale attesa della redenzione.<ref>Citato nell'[http://www.lacoscienzadeglianimali.it/index.php/gli-interventi/24-la-coscienza-degli-animali-milano-13-maggio-2010-intervento-di-luigi-lorenzetti intervento tenuto da Luigi Lorenzetti alla ''Giornata per la Coscienza degli Animali'' del 13 maggio 2010].</ref>
*Col Vaticano II ci aspettavamo la primavera e invece è venuto l'inverno.<ref>Citato in Vittorio Messori-Aldo Cazzullo, ''Il Mistero di Torino'', Mondadori, sesta edizione, ISBN 88-04-52070-1, pag. 264.</ref>
*[[Maurice Zundel]] è un genio, genio di poeta, genio di mistico, scrittore e teologo, il tutto fuso insieme con una miriade di folgorazioni. (citato in Claudio Dalla Costa, ''Maurice Zundel. Un mistico contemporaneo'', Effata Editrice, 2008.)
*Essa [la Chiesa] sostiene che non è ammissibile ordinare [[donna|donne]] al sacerdozio, per ragioni veramente fondamentali. Queste ragioni comprendono: l'esempio, registrato nelle Sacre Scritture, di Cristo che scelse i suoi Apostoli soltanto fra gli uomini; la pratica costante della Chiesa, che ha imitato Cristo nello scegliere soltanto degli uomini; e il suo vivente magistero che ha coerentemente stabilito che l'esclusione delle donne dal sacerdozio è in armonia con il piano di Dio per la sua Chiesa. (dalla ''[http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/letters/1976/documents/hf_p-vi_let_19760821_arc-canterbury_it.html lettera al Dott. Frederick Donald Coggan, Arcivescovo di Canterbury]'', 30 novembre 1975)
*Il [[rosario]] è preghiera eccellente; nei confronti della quale, però, il fedele deve sentirsi serenamente libero, sollecitato a recitarlo, in composta tranquillità, dalla sua intrinseca bellezza. (citato in [[Vittorio Messori]], ''Ipotesi su Maria'', Edizioni Ares, Milano 2005, p. 351)
*Lasciate che un vostro concittadino di ieri renda omaggio ad uno dei valori più preziosi della vita umana e ai nostri giorni più trascurati: la tradizione. È un patrimonio fecondo, è un'eredità da conservare. Oggi la tendenza delle nuove generazioni è tutta verso il presente, anzi verso il futuro. E sta bene, sempre che questa tendenza non oscuri la visione reale e globale della vita. Perchè, per godere del presente e per preparare il futuro, il passato ci può essere utile, e, in certo senso, indispensabile. Il distacco rivoluzionario dal passato non è sempre una liberazione, ma spesso significa il taglio della propria radice. Per progredire realmente, e non decadere, occorre avere il senso storico della nostra esperienza. Questo è vero perfino nel campo delle cose esteriori, tecnico-scientifiche e politiche, dove la corsa delle trasformazioni è più rapida e impetuosa; e lo è ancora di più nel campo delle realtà umane e specialmente nel campo della cultura. Lo è in quella della religione nostra, che è tutta una tradizione proveniente da Cristo. (dall'allocuzione ai suoi conterranei a Brescia il 26.9.1970; citata in Insegnamenti di Paolo VI, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1963, vol. I, p. 131)
*Lo scrivo a voi, uomini delle Brigate Rosse: restituite alla libertà, alla sua famiglia, alla vita civile, l'onorevole [[Aldo Moro]] [...] Io non ho alcun mandato nei suoi confronti, né sono legato da alcun interesse privato verso di lui. Ma lo amo come membro della grande famiglia umana, come amico di studi, e a titolo tutto particolare, come fratello di fede e come figlio della Chiesa di Cristo. [...] vi prego in ginocchio, liberate l'onorevole Moro, semplicemente, senza condizioni, non tanto per motivo della mia umile e affettuosa intercessione, ma in virtù della sua dignità di comune fratello in umanità. (citato in ''I papi del '900'' di [[Daniele Menozzi]], Giunti, 2000)
*[[Jacques Maritain|Maritain]], davvero un grande pensatore, maestro nell'arte di pensare, di vivere, di pregare. Muore solo e povero, associato ai "Petits Fréres" di Padre Foucauld. La sua voce, la sua figura resteranno nella tradizione del pensiero filosofico e della meditazione cattolica. (da ''L'Osservatore Romano'', 1° maggio 1973)
*[[Maurice Zundel]] è un genio, genio di poeta, genio di mistico, scrittore e teologo, il tutto fuso insieme con una miriade di folgorazioni. (citato in Claudio Dalla Costa, ''Maurice Zundel. Un mistico contemporaneo'', Effata Editrice, 2008.)
*Noi abbiamo coscienza in questo momento di assumere un compito sacro, solenne e gravissimo: quello di continuare nel tempo e di dilatare sulla terra la missione di Cristo. (dal discorso di inizio pontificato)
*Non si può andare a [[Dio]] senza passare attraverso i fratelli. (citato in Angelo Bertani, ''Paolo VI – I giorni della carità. Gli appunti inediti di Papa Montini'', ''Famiglia Cristiana'', n. 32, 6 agosto 1997)
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*Preghiamo insieme per quanti in questi giorni soffrono, portando più vivo in sé stesso, l'impronta della Passione di Gesù: per i fratelli che piangono i loro cari stroncati dal compimento del loro dovere, da un insensato odio omicida, che ancora una volta ha voluto minare alla pacifica convivenza sociale. Preghiamo per l'onorevole Aldo Moro, a noi caro, sequestrato in vile agguato, affinché venga restituito ai suoi cari. (dall'''Angelus Domini'' del 19 marzo 1978)
*Secondo l'ordine morale oggettivo, le relazioni [[omosessualità | omosessuali]] sono atti privi della loro regola essenziale e indispensabile. Esse sono condannate nella Sacra Scrittura come gravi depravazioni e presentate, anzi, come la funesta conseguenza di un rifiuto di Dio. Questo giudizio della Scrittura non permette di concludere che tutti coloro, i quali soffrono di questa anomalia, ne siano personalmente responsabili, ma esso attesta che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati e che, in nessun caso, possono ricevere una qualche approvazione. (da ''Dichiarazioni su alcune questioni di etica sessuale'')
*Siamo soliti a guardare avanti, spesso trascurando le benemerenze di ieri; non siamo facili alla gratitudine, alla memoria, alla coerenza con il nostro passato, all'ossequio, alla fedeltà dovuta alla storia, alle azioni che si succedono da una generazione all'altra degli uomini. Spesso si rivela assai diffuso un senso di distacco dal tempo trascorso: e ciò è causa di inquietudine, trepidazione, instabilità. <br />Un popolo sano, un popolo cristiano è molto più aderente a quanti ci hanno preceduto; e mira alla logica delle vicende in cui deve formarsi la propria esperienza, mentre non esita di fronte al necessario tributo di riconoscimento e di giusta valutazione. (dall'omelia pronunciata da Paolo VI durante la Messa celebrata a Roma, nella Basilica patriarcale di san Lorenzo al Verano del 2/11/1963; citata in Insegnamenti di Paolo VI, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1963, vol. I, p. 131)
*{{NDR|A [[Plinio Corrêa de Oliveira]]}} Sua Santità gioisce di te perché descrivesti e difendesti con acume e chiarezza l’Azione Cattolica, di cui possiedi una piena conoscenza, e per la quale hai un grande apprezzamento, in tal modo che si è reso chiaro a tutti quanto è opportuno studiare e promuovere questa forma ausiliare di apostolato gerarchico. (da lettera inviata all’autore di In difesa dell'Azione-Cattolica, a nome del Sommo Pontefice, da G. B. Montini, Sostituto alla Segreteria di Stato di S. S. Pio XII; citata in [http://www.pliniocorreadeoliveira.it/encomi_014.htm pliniocorreadeoliveira.it])
*Talora il loro {{NDR|dei lontani}} anticlericalismo nasconde uno sdegnato rispetto verso le cose sacre che credono svilite nei ministri. <ref>da Cristina Siccardi, ''Paolo VI: il papa della luce'', Paoline, 2008</ref>
*Teresa {{NDR|di Lisieux}} rappresenta soprattutto colei che ha creduto appassionatamente nell'Amore di Dio, che ha vinto sotto il suo sguardo i piccoli dettagli quotidiani, stando alla sua presenza, che ha fatto di tutta la sua vita un colloquio con l'Amato, e che ha trovato in ciò non soltanto una straordinaria avventura spirituale, ma il luogo in cui ella riuniva gli orizzonti più vasti e comunicava intimamente alle ansie e ai bisogni missionari della Chiesa. (da Agostino Cacciavillan, Luigi Borriello, Falco Thuis, ''Voi siete «figli dei santi'', Graphe.it Edizioni, 2008)