Harlan Ellison: differenze tra le versioni

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===''Vivo e vegeto in un viaggio solitario''===
*Dodici minuti [...] corrispondono all'effettiva durata verificata del [[dolore]] genuino. Qualsiasi cosa ''oltre'' i dodici minuti è autocommiserazione, e tentativi inutili di far sembrare più importanti i primi dodici minuti. Siamo una specie vanagloriosa, e se fossimo capaci di afferrare il fatto che anche la più ''sauvage'' di quelle che i francesi chiamano ''la grand passion'' provoca solo dodici minuti reali di dolore intenso, prima di cominciare ad attenuarsi, correremmo tutti sulle scogliere per buttarci come tanti lemming. Così lo giustifichiamo intensificandolo, facendolo sembrare importante, più logorante. Andiamo in giro per vent'anni dopo che la relazione s'è rotta, battendoci il petto e alzando lamenti al cielo. (nota introduttiva, p. 278)
 
===''Tutti gli uccelli tornano a posarsi al nido''===
*''Non scrivo un diario''. Uno scrittore cannibalizza la sua vita e i suoi ricordi, sì, è vero. Ma niente è più noioso che ''lamentarsi'' con insistenza nella narrativa. I ricordi personali appena appena<!--sic, non togliere ripetizione--> travestiti non sono narrativa. Quelli che, in passato, mi hanno identificato con qualsiasi cosa metto giù nelle mie storie, hanno postulato che io sia un assassino, un travestito, un cannibale, un sessista, un femminista, un razzista, un egualitario, uno snob, un vegetariano, un esteta, una persona qualunque, uno psicopatico, un pacifista, un pederasta, un donnaiolo, uno che colpisce a casaccio e un lavoro-dipendente. Nonostante non abbia mai usato stupefacenti, c'è un vasto segmento del mio pubblico che giura che sono uno che si fa. (nota introduttiva, p. 294)
 
===''Spezzabato''===
*C'è una maledizione sulla porta che conduce alla mia tomba. Dice, in guardia, o voi che entrate - perché qui giacciono le prove empiriche che siamo tutt'uno, viviamo nella stessa pelle, ognuno di noi condannato a fare i conti con la responsabilità per il nostro passato, i nostri ricordi, il nostro destino, tutti quanti elementi nella grande congerie della vita. E se trovate angoscianti questi sogni oscuri, forse è perché sono i vostri sogni.<br/>È stato bello farvi visita.<br/>E quando sorgerà la prossima luna piena, e i suoni dal buio oltre il fuoco dell'accampamento saranno minacciosamente semi-umani, ci raccoglieremo ancora e ascolterò le tue storie, e poi le scriverò a modo mio, e te le restituirò. (nota introduttiva, p. 349)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==