*Tra i monumenti della città ideale non dovrebbe mancare quello che il lettore ignoto ha dedicato all'autore senza nome come segno di gratitudine per il genio che gli venne in aiuto nella sua ricerca di una seconda e più leggera esistenza. (da ''Libri e lettori'', p. 401)
==''Ad hoc''==
*(''Junger{{NDR|Jünger sfoglia le lettere dell'amico HenryHenri Furst, scomparso nel 1967, annotandone alcuni fra i più significativi passi.'')}} <br/> Li ho scelti a caso, dal fascio delle lettere, come da un gioco di carte. Un mazzo di fiori, raccolti dall'erbario, senza farne una scelta precisa. Sembrano tuttavia schiudersi nel ricordo, come i fiori del tè, nell'Estremo Oriente. Il meglio si trova in un altro foglio, quello che non porta traccia di penna, sull'altra facciata che non può essere descritta: Henry era un genio dell'amicizia. Da lì sorgeva quella ricchezza che dispensava. Come un navigante, che si apparecchia al grande viaggio, lasciò tre o quattro fogli in inglese: ''A vele spegate verso la morte''. E questa aggiunta: <<Il cuore parla al cuore, ma quel che dice si sottrae alla parola>>. (p.22 della trad. it. parziale)
==''Filemone e Bauci. La morte nel mondo mitologico e in quello tecnico''==