Eugenio Corti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Micione (discussione | contributi)
m sostituisco i link alla fonte secondaria con quelli alle fonti primarie
m Automa: Sostituzioni normali automatiche di errori "tipografici".
Riga 2:
 
==Citazioni di Eugenio Corti==
*Ho sperimentato che Dio non abbandona l’uomol'uomo. Siamo noi casomai ad abbandonare Lui. (dall'intervista di Antonio Giuliano, ''[http://labussolaquotidiana.it/ita/articoli-eugenio-corti-90-anni-in-prima-linea-538.htm Eugenio Corti, 90 anni in prima linea]'', ''La Bussola Quotidiana'', 15 gennaio 2011)
*Preferisco essere considerato uomo di cultura più che "[[intellettuale]]", figura che nasce nel 1700 e incarna l'utopismo senza Dio. (''ibidem'')
*Purtroppo dalla seconda metà del Novecento le opere letterarie nascono già morte. La scrittura è arte. E come nell’artenell'arte assistiamo da Picasso in poi a un disfacimento delle figure, così in letteratura. Non si è più in grado di rendere l’universalel'universale nel particolare… (''ibidem'')
*È stato nella tremenda vicenda della sacca del Don dove siamo rimasti per 28 giorni che ho visto gli abissi della barbarie, è lì che nei tre giorni passati all’apertoall'aperto, in pieno mese di dicembre del 1942, quando le speranze di sopravvivenza si stavano spegnendo, che ho fatto una promessa alla Madonna pensando a come la stesse pregando anche mia mamma a casa: se ne fosse uscito vivo mi sarei impegnato per tutta la vita non solo a scrivere in spirito di bellezza ma anche per realizzare le parole del Padre nostro ‘Venga'Venga il tuo Regno’Regno'. E così fu, perché non solo mi salvai e fui uno dei 300 sui 1700 uomini del mio reggimento ma anche perché non appena terminata la guerra scrissi il mio primo libro ‘I'I più non ritornano’ritornano', pubblicato nel 1947. (dall'intervista di Luigi Losa, ''[http://www.ilcittadinomb.it/stories/Cultura%20e%20Spettacoli/369950/ "Io, scrittore da una vita"]'', ''Il Cittadino MB'', 20 gennaio 2011)
*Ho ricercato la figura del [[soldato]] anche nel Medioevo. E ho trovato l'immagine del cavaliere, che metteva Dio sopra tutto. Il cavaliere medioevale non infierisce sul nemico per ucciderlo, ma gli stringe la mano. C'è della bellezza in questo, e questa realtà investe tutto il mondo. (citato in Chiara Sirianni, ''Eugenio Corti racconta il Medioevo'', ''Tempi'', 21 dicembre 2008; citato in ''[http://www.eugeniocorti.net/?cat=6 eugeniocorti.net]'')
 
Riga 17:
 
==Citazioni su Eugenio Corti==
*Ho ben presente ed ho sempre tenuto in altissima considerazione la sua produzione letteraria, dagli esordi fino alla pubblicazione della trilogia del Cavallo Rosso, romanzo che narra l’Italial'Italia della seconda guerra mondiale e quella della sua rinascita, fino al periodo buoi della minaccia terrorista alle istituzioni democratiche. Ed ancora, le opere successive, i saggi e gli articoli che hanno alimentato, con feconda intelligenza, il dibattito delle idee del Novecento. ([[Sandro Bondi]])
*Corti è un uomo che è andato alla ricerca delle poche cose semplici che sono chiave di risposte. Recentemente in letteratura il linguaggio della teologia della religione è usato ampliamente, ma sempre in senso misticheggiante. L'aspetto affascinante di Eugenio Corti è che al posto della complessità, di fatto vuota, c'è un'immagine, semplice, ferma, riconoscibile. Che dà significato e dà verità a tutto il resto. E il lettore non può fare a meno di pensare: "Se è vera questa storia, ci sono dentro anch'io". ([[Alessandro Zaccuri]])