Ronald Laing: differenze tra le versioni

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*NATASHA : papà mi abbottoneresti questo bottone, perché quando lo sbottono io finisce sempre che si abbottona. (da ''Conversando con i miei bambini'', p. 75)
*Se la [[specie umana]] sopravviverà, gli uomini del futuro considereranno la nostra epoca illuminata, immagino come un vero e proprio secolo d'oscurantismo. Saranno indubbiamente capaci di apprezzare l'ironia di questa situazione in modo più divertente di noi. È di noi che rideranno. Sapranno che ciò che noi chiamiamo [[schizofrenia]] era una delle forme sotto cui - spesso per il tramite di gente del tutto ordinaria - la luce ha cominciato a filtrare attraverso le fessure delle nostre menti chiuse. La [[follia]] non è necessariamente un crollo (''breakdown''); essa può essere anche una apertura (''breakthrough'')... L'individuo che fa l'esperienza trascendentale della perdita dell'ego può e non può perdere l'equilibrio, in diversi modi. Può allora essere considerato come pazzo. Ma essere pazzo non è necessariamente essere malato, anche se nel nostro mondo i due termini sono diventati complementari... Dal punto di partenza della nostra pseudosalute mentale tutto è equivoco. Questa salute non è una vera salute. La [[pazzia]] dei nostri pazienti è un prodotto della distruzione che imponiamo a loro e che essi impongono a se stessi. Nessuno immagini che ci imbattiamo nella vera pazia, cosí come non siamo veramente sani di mente. La pazzia con cui abbiamo a che fare è un grossolano travestimento, una falsa apparenza, una grottesca caricatura di ciò che potrebbe essere la guarigione naturale da questa strana integrazione. La vera salute mentale implica in un modo o nell'altro la dissoluzione dell'ego normale... (da ''La politica dell'esperienza'', citato in ''[[L'Anti-Edipo]]'', ed. Einaudi 2002, p.147.)
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