Schizofrenia: differenze tra le versioni
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*La passeggiata dello schizofrenico: un modello migliore di quella del [[nevrosi|nevrotico]] sul [[divano]]. Un po' d'aria aperta, una relazione con l'esterno. Per esempio la passeggiata di [[Lenz]] ricostruita da [[Büchner]]. È diverso dai momenti in cui Lenz si ritrova dal suo buon pastore, che lo forza a orizzontarsi socialmente, risperro al [[Dio]] della [[religione]], rispetto al [[padre]], alla [[madre]]. Lí, al contrario, è nelle montagne, sotto la neve, con altri dei o senza dio del tutto, senza [[famiglia]], senza padre ne madre, con la [[natura]]. «Che vuole mio padre? Può darmi di più? Impossibile. Lasciatemi in pace.»
*Lo schizo dispone di modi di [[orientamento|orientazione]] che gli son propri, perché dispone innanzitutto d'un [[codice]] di registrazione particolare che non coincide col codice [[società|sociale]] o non coincide con esso se non per farne la parodia. Si direbbe che lo schizofrenico passi da un codice all'altro, che ''confonda tutti i codici'', in un rapido scivolamento, a seconda delle domande che gli vengono poste, senza dare da un giorno all'altro la stessa spiegazione, senza invocare la stessa genealogia, senza registrare allo stesso modo lo stesso avvenimento, accettando anche, quando glielo impongono e non è irritato, il banale codice [[complesso di edipo|edipico]], salvo reinfarcirlo di tutte le disgiunzioni che questo codice era fatto per escludere.
*Come si è potuto rappresentare lo schizo come uno straccio [[autismo|autistico]], separato dal [[Realtà|reale]] e tagliato fuori dalla [[vita]]? Peggio: come ha potuto la [[psichiatria]] farne praticamente uno straccio, ridurlo allo stato d'un corpo senza organi divenuto morto – lui che s'installava nel punto insopportabile ove lo [[spirito]] tocca la [[materia]] e ne vive ogni intensità, la consuma? E non bisognerebbe porre questo interrogativo in rapporto con un altro, in apparenza assai differente: come fa la [[psicanalisi]] per ridurre, il
*[[Ronald Laing|Laing]] ha del tutto ragione di definire il processo schizo come un viaggio iniziatico, un'esperienza trascendentale della perdita dell'[[Io]] che fa dire a un [[soggetto]]: «Ero in qualche modo giunto al presente a partire dalla forma piú primitiva della vita» (il [[corpo senza organi]]) «guardavo, no, piuttosto ''sentivo'' davanti a me un viaggio spaventoso».
*Cogliere un
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