Nuovo Testamento: differenze tra le versioni

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*La certezza nel Vangelo non è mai un assenso interiore inerte: è un progetto di vita nel mondo. ([[Ernesto Balducci]])
*La morale evangelica, spogliata di quelle buone massime che non sono di sua creazione originale, ma che, come vedremo, le vennero di fuori, si può dividere in due grandi categorie: quella delle massime inattuabili, ossia inumane, e quella delle massime settarie. Va però da sé che queste sono categorie puramente mentali, perché spesso le massime inumane sono settarie, come quelle settarie sono inumane, sì le une che le altre avendo per fondamento comune il carattere teologico, che ne tradisce appunto l'origine impersonale e la formazione sistematica e chiesastica. ([[Emilio Bossi]])
*Propriamente le scritture del Nuovo Testamento non sono scritti «su» Gesù Cristo, ma, in un certo senso, «in collaborazione con Lui», in quanto si propongono di perpetuarne la «memoria», non solo attraverso il recupero dei suoi «fatti» e dei suoi «detti», ma sopra tutto attraverso l'annuncio del suo «Evangelo», cioè della sua parola, ricevuta e proclamata come la parola stessa di Dio. ([[Giuseppe Colombo]])
*Resto sconquassato dal Vangelo, basta un rigo delle parabole. Ha una forza spettacolare, viene da alzarsi in piedi sulla sedia... C'è dentro una violenza che ti mette le ali. Una forza che ti scarabocchia tutta la vita. Perché ti dice che puoi sempre ricominciare da capo. Ti mette nella condizione di fare ognuno la rivoluzione dentro te stesso. Prima che arrivasse Gesù il rapporto con Dio era fatto di dolore e lui se l'è preso tutto su di sé. Per me è una cosa sconcertante... anche se non sono sempre della mia opinione... Lo dico per sdrammatizzare, per relativizzare, per prenderla leggera. ([[Roberto Benigni]])
*Siamo la novità, anche se portiamo sulle spalle duemila anni di storia. Il Vangelo è la novità. ([[Primo Mazzolari]])