Śvetāśvatara Upaniṣad: differenze tra le versioni

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*''L'Eterno che risiede nell'''ātman'' deve essere conosciuto. | Oltre questo non vi è nulla che sia necessario conoscere. | Il fruitore, l'oggetto della fruizione, l'Ispiratore – questo | è stato dichiarato essere il Tutto, il triplice Brahman.'' (''I, 12''; 2001)
*''Uno solo è [[Dio]]; non ci può essere un secondo. | È lui solo che regge questi mondi con i suoi poteri. | Egli fronteggia gli esseri. Egli, il pastore di tutti i mondi, | dopo averli generati, li riassorbe alla fine del tempo.'' (''III, 2''; 2001)
*''Là dove non vi è oscurità, | né notte, né giorno, | né Essere, né Nonessere, | là vi è il Propizio, solo, | assoluto ed eterno; | là vi è il glorioso splendore | di quella Luce dalla quale in principio | sgorgò antica saggezza.'' (''IV, 18''; 2001)
 
==Bibliografia==