Jean Campbell Cooper: differenze tra le versioni

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*Il [[buddhismo]] e il taoismo, insomma, concordano quasi su ogni punto, tranne che sotto un aspetto limitato ma di fondamentale importanza: l'atteggiamento rispetto agli eventi della vita. Il buddhismo, al proposito, è stato accusato di pessimismo, e non del tutto a ragione; non di meno, esso concepisce la [[vita]], in questo mondo, come dolore, un dolore che è il risultato del [[desiderio]] e dal quale è comunque necessario liberarsi. Il taoismo, dall'altro lato, insegna l'accettazione delle cose così come esse sono, concependo la vita come un qualcosa fondamentalmente positivo, da godere, secondo un'idea che s'avvicina alla fede parsi nella 'buona vita'. (p. 96)
*Parlando in senso generale, le religioni dell'Oriente, e in particolare il taoismo e il buddhismo, fedi non teistiche, seguono il sentiero della [[conoscenza]], della gnosi e della comprensione, mentre le religioni teistiche, postulando un [[Dio]] personale, scelgono il sentiero della devozione e del sacrificio: la via della ''bhakti''. Le religioni teistiche, per definizione, devono dunque postulare l'esistenza di un Dio Creatore, dogma dal quale le tradizioni non teistiche si dissociano nettamente, sostenendo che la divinità è di per sé al di là di qualsiasi definizione e comunque al di là della sfera in cui agisce la mente umana; tale atteggiamento, peraltro, si riscontra pure – lo vedremo più oltre – nelle affermazioni dei mistici cristiani e Sufi. (p. 107)
*In un periodo in cui l'influsso dell'aristotelismo era al suo culmine, nell'ambito della Chiesa Cattolica, nello Scolasticismo medievale, [[Meister Eckhart|Eckhart]] istituì una scuola di pensiero mistico-metafisica, vicina per molti alla dottrina orientale della conoscenza diretta e caratterizzata dalla medesima attitudine negativista di quella: "Fondersi, ma senza confondersi". (p. 110)
 
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