Jean Campbell Cooper: differenze tra le versioni

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*La [[Bhagavadgītā|''Gita'']] insegna pure che non è necessario rinunciare al mondo. Non vi dev'essere alcun vero conflitto fra vita ordinaria e vita spirituale: tutto quel che è necessario è agire liberi da attaccamento. (p. 92)
*Lo [[Yoga|yogi]], colui che si ripropone l'unione col Reale, con l'[[Brahman|Assoluto]] del Vedanta non dualista, riconosce l'importanza del corpo come strumento per Io sviluppo della propria spiritualità e così s'adopera per raggiungere un perfetto equilibrio fisico e mentale, equilibrio che lo condurrà a stati di consapevolezza ultra-fisici e ultra-mentali. (p. 93)
*Il buddhismo e il taoismo, insomma, concordano quasi su ogni punto, tranne che sotto un aspetto limitato ma di fondamentale importanza: l'atteggiamento rispetto agli eventi della vita. Il buddhismo, al proposito, è stato accusato di pessimismo, e non del tutto a ragione; non di meno, esso concepisce la [[vita]], in questo mondo, come dolore, un dolore che è il risultato del [[desiderio]] e dal quale è comunque necessario liberarsi. Il taoismo, dall'altro lato, insegna l'accettazione delle cose così come esse sono, concependo la vita come un qualcosa fondamentalmente positivo, da godere, secondo un'idea che s'avvicina alla fede parsi nella 'buona vita'. (p. 96)
 
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