Corrado Augias: differenze tra le versioni

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'''Corrado Augias''' (1935 – vivente), giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano.
 
==Citazioni di Corrado Augias==
*Il comico [[Beppe Grillo]] ha dato vita al consueto paradosso di chi dice di voler fare "antipolitica". In realtà il suo è stato un riuscito rito liberatorio, versione civilizzata di quelli celebrati presso certe tribù primitive dove lo stregone che aveva sbagliato o abusato veniva linciato dai suoi ex fedeli e, in qualche caso, mangiato. Grillo ha colto l'ondata di risentimento che c'è nel paese mettendo a bollire in un unico calderone richieste sacrosante e altre di chiaro sapore qualunquistico. È vero che grida vendetta vedere in parlamento dei condannati a pene definitive. Ma prendersela in blocco con le case degli onorevoli è invece demagogia; nel mucchio ci sono autentiche situazioni di privilegio accanto ad altre legittime che risalgono a decenni fa. Attaccare in blocco i partiti è una sciocchezza. I partiti sono stati i tiranti, i tendini di un paese molto diviso, spesso hanno garantito loro, in mancanza d'altro, una riconoscibilità nazionale. Non i partiti in sé ma la loro degenerazione, la loro trasformazione in macchine elettorali o di sottogoverno, è la malattia politica da curare; così come la presa soffocante d'una politica degenerate sulla vita di singoli cittadini e delle loro imprese. Il guaio per Grillo, e per tutti noi, è che quando s'è consumato il rito liberatorio, dopo aver ucciso lo stregone o avergli gridato in piazza un vituperio, l'antipolitica non conta più niente e non porta a niente. L'antipolitica raccoglie un sintomo, lo interpreta, lo potenzia ma non ha nessuna terapia da proporre. Fino a quando non diventa essa stessa politica. È questo il paradosso. (da ''la Repubblica'' dell'11 settembre 2007)
*Privato del suo mantello teologico [[Gesù]] diventa una figura più affascinante, perché più drammatica, più fragile, una figura da amare, che si capisce molto meglio senza fede. [...] Noi ci limitiamo ad analizzare Gesù dal punto di vista storico, al pari di Alessandro Magno o Giulio Cesare, altre grandi figure che hanno cambiato il corso degli eventi: se davanti a questo la fede barcolla, povera [[fede]]. Si tratta comunque di reazioni che rivelano [[intolleranza]], come lo sono state quelle sul libro di Dan Brown, che pure dal punto di vista delle verità storica è facile da smontare, e questo non va affatto bene. (da [http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/spettacoli_e_cultura/libro-gesu/libro-gesu/libro-gesu.html ''I gesuiti contro il libro di Augias: "Attacco frontale alla fede cristiana"''], in ''repubblica.it'', 30 novembre 2006)
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==[[Incipit]] di ''I segreti di Roma''==
Da dove cominciare il racconto di un ''universum'' qual è Roma? In una città contraddittoria come questa, carica di tutta la gloria, di tutte le rovine e di tutta la polvere che i secoli si sono lasciati dietro, è possibile scorgere le tracce di ogni evento o sentimento umani, l'ardimento e la goliardia, la generosità e l'ignavia, l'intraprendenza e la losca mollezza degli infingardi. Non c'è avvenimento della storia conosciuta che non abbia lasciato un segno, una cicatrice, un graffio sulla sua scorza. Roma non sarà mai la città dell'ordine, delle simmetrie, del nitido svolgersi dei fatti secondo un disegno, l'esito coerente di un progetto. Se la storia degli uomini altro non è che violenza e capace di riflettere con dolorosa fedeltà ogni dettaglio, compresi quelli dai quali si distoglierebbe volentieri lo sguardo.
 
==Citazioni su Corrado Augias==
*Augias è un esempio perfetto di autore scandalistico. ([[Michael Hesemann]])
 
==Bibliografia==