Candido Cannavò: differenze tra le versioni

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* ...Chi avrà la fortuna e l'onore di vincere il titolo mondiale, non lo erediterà dai favolosi campioni di Spagna, ma da un drappello di fantasmi che, da ormai quasi quattro anni, non facevano più paura a nessuno. (a conclusione di un editoriale dopo l'eliminazione dell'Italia dal Campionato mondiale di calcio 1986, ''Gazzetta dello sport''){{c|Data?}}
*Dalle Alpi francesi solcate da una tempesta, si leva solenne, al di là delle nuvole della fantasia, un dio dello sport: si chiama Marco, il nome forte di un evangelista. È andato lassù, in una bugiarda giornata di luglio, a predicare sulle montagne il mistero eterno dell'uomo ai confini della più spietata fatica. Eccolo, con i rivoli di forza vitale che gli restano addosso, nel suo ultimo gemito soave. È finita. Lo straordinario miscuglio di gioia e sofferenza che agita la sua anima produce una sorta di trasfigurazione nel volto di Pantani. C'è un senso profondamente drammatico nel suo trionfo. Ne ho viste tante in quasi mezzo secolo di sport, ma l'abbraccio di Marco con quel traguardo che gli sta davanti e che gli cambia la maglia e la vita, è un'immagine baciata dall'eternità. (da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/luglio/28/Attacca_lontano_sgretola_tutti_giallo_ga_0_980728199.shtml Attacca da lontano e sgretola tutti E' in giallo: ora ha il Tour in mano Scrive cosi' una pagina epica di sport]'', ''Gazzetta dello sport'', 28 luglio 1998)
*E io tiro fuori sempre quell'episodio quando si parla della nostra vigliacca partita di quattro anni fa con la modesta Corea, padrona di casa, che ci costò l'eliminazione. L'Italia doveva far quattro gol, anziché prendersela con l'arbitro [[Byron Moreno|Moreno]]. (da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/giugno/03/Cannavo_quanti_aiuti_casalinghi_mondiale_sw_0_060603023.shtml Cannavò: "quanti aiuti casalinghi, ma il mondiale Non si vince con gli arbitri"]'', ''Gazzetta dello sport'', 3 giugno 2006)
*Fausto era ancora nella camera ardente. Arrivò [[Gino Bartali|Bartali]]. Prese la mano di Fausto e disse: «È incredibile, è incredibile». Pianse e pregò alla sua maniera. Il grande duello era finito per sempre. (citato in Claudio Gregori, ''Il Bici-Calendario'')