Paul-Louis Courier: differenze tra le versioni

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* Voi compatite molto noi altri contadini ed avete ragione, nel senso che la nostra sorte potrebbe esser migliore. Noi dipendiamo da un sindaco e da una guardia campestre, che si arrabbiano facilmente. L'ammenda e la prigione non sono delle bagatelle. Ma pensate, Signore, che in altri tempi uno di noi l'uccidevano per cinque soldi parigini. Era la legge. Ogni nobile che avesse ucciso un villano doveva gettare cinque soldi sulla fossa del morto. Ma le leggi magnanime non si eseguono mai e la maggior parte delle volte ci uccidevano per niente. Oggi un sindaco spende sette soldi e mezzo di carta bollata solo per mettere in prigione l'uomo che lavora, e i giudici se ne occupano. (p. 26)
* Ogni cosa ha il suo progresso. Ai tempi di [[Michel de Montaigne|Montaigne]], un contadino, che il suo signore voleva uccidere, si azzardò a difendersi. Tutti ne furono sorpresi; soprattutto il signore, che non se l'aspettava, e Montaigne, che lo racconta. Questo zotico presagiva i diritti dell'uomo. Fu impiccato, cosi doveva essere. Non bisogna precorrere il tempo. (p. 27)
* Sotto Luigi XIV si scoprì che un contadino è un uomo, o meglio questa scoperta, fatta da tempo nei chiostri dalle giovani religiose, solo allora si diffuse e all'inizio parve una fantasticheria di queste buone suore, come racconta [[Jean de La Bruyère|La Bruyère]]. ''Per delle ragazze chiuse in convento'', dice, ''un contadino è un uomo''. Con ciò egli testimonia quanto quest'opinione gli sembri strana. Ora essa è comune e, su questo punto, molti la pensano proprio come le religiose, senza averne le stesse ragioni. Si ritiene abbastanza in generale che i contadini siano degli uomini. Di qui a trattarli come tali, ce ne passa. (p. 27)
 
==''Processo a un liberale (libelli)''==