Alessandro Varaldo: differenze tra le versioni

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*[[Gesù|Nostro Signore]] preceduto dall'apostolo Pietro si recava da una città all'altra della Galilea nel colmo dell'estate. Pietro urtò in un ferro da cavallo e rabbiosamente lo gettò dietro di sé. Nostro Signore invece si chinò e lo raccolse. Alla prima borgata lo vendette per alcuni spiccioli, coi quali comprò delle ciliege. Attraversarono poi un lembo di deserto. Imperava la canicola e Pietro sudava e soffriva la sete. Invece di precedere veniva a rimorchio. Ad un tratto vide nella sabbia una ciliegia che Nostro Signore aveva lasciato cadere: si chinò subito e la raccolse: ma non bastava per la sua sete e proseguì con gli occhi a terra con la speranza che il Maestro ne perdesse ancora. E Nostro Signore ne perdette, così che Pietro si chinò assai volte, finché s'ebbe questo ammonimento: «Pietro, se una volta, a tempo, senza disdegno, ti fossi chinato, non avresti dovuto curvarti poi con tanta frequenza per bisogno» (p. 54-55)
*Il [[fiore]] che sta chiuso alla rugiada, non si apre nemmeno al sole. (p. 85)
*Le vie della [[provvidenza]] sono davvero imperscrutabili. (p. 87)
*[...] mi piace di veder lavorare! È così che il [[lavoro]] diventa una consolazione. (p. 88)
*La [[società]], legiferando, finge di tutelar l'individuo ed invece tra le pieghe non pensa che a se stessa. (p. 94)