Jean-Pierre de Caussade: differenze tra le versioni

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*Allargate, dilatate il vostro cuore all'infinito, Dio ha di che riempirlo, non c'è momento in cui non vi faccia trovare tutto quello che potete desiderare.
*Bisogna essere distaccati da tutto quello che si prova e da ciò che si fa, per camminare nella via in cui non si vive più che in Dio e nel dovere presente.
*Bisogna seguire tutto quanto si presenta per impulso della grazia, senza sostenersi nemmeno per un istante con le proprie riflessioni, i propri ragionamenti, i propri sforzi; bisogna applicarsi alle cose nel momento in cui Dio ci chiama ad esse, senza decidere mai da se stessi.
*C’è un tempo in cui l’anima vive in Dio e ce n’è uno nel quale Dio vive nell’anima. Quello che è proprio a uno di questi tempi, è contrario all’altro.
*Dio conferisce {{NDR|alle anime abbandonate a Lui}} al loro silenzio, al loro riposo, al loro oblio, al loro distacco, alle loro parole, ai loro gesti, una certa efficacia che opera nelle anime a loro insaputa.
*Dio si rivela ai piccoli nelle più piccole cose, mentre i grandi, limitandosi all'esteriorità, non lo scoprono nemmeno nelle grandi.
*È la spiritualità di tutte le età e di tutti gli stati che non possono sicuramente santificarsi in un modo più alto, più straordinario e allo stesso tempo più facile che col semplice uso di quelle cose che Dio, unico direttore delle anime, dà loro da fare o da soffrire in ogni momento, per obbedire alle leggi della Chiesa o a quelle dello stato.
*I sapienti di questo mondo avrebbero potuto approvare quella perpetua instabilità degli Apostoli che non potevano fissarsi in nessun luogo? Così i maestri di spirito comuni non possono sopportare le anime che dipendono in tal modo e in ogni istante dalla Provvidenza, e non ci sono che poche anime del loro stesso stato che le approvano.
*Il suo {{NDR|di Maria}} spirito colmo di gioia considerava tutto quello che doveva fare o soffrire in ogni momento come un dono della mano di colui che ricolma di beni un cuore che si nutre di lui solo e non delle qualità e delle apparenze delle cose create.
*In un certo momento Dio suscita in loro il desiderio di istruirsi su quelle cose che in un altro momento le sosterranno nella pratica delle virtù.
*Interrogate gli abitanti di Betlemme su quel che essi pensano. Se questo bambino abitasse in un palazzo circondato da prìncipi, gli farebbero la corte; ma domandate a Maria, a Giuseppe, ai Magi, ai pastori: essi vi diranno che trovano in questa povertà estrema un non so che per cui Dio appare più grande e più amabile ai loro occhi.
*L'azione divina inonda l'universo, penetra in tutte le creature, le colma di sé; dovunque esse sono, lei c'è; le precede, le accompagna, le segue.