Louise Bourgeois: differenze tra le versioni

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==Distruzione del padre / Ricostruzione del padre. Scritti e interviste==
*[[Marcel Duchamp|Duchamp]], [[Amédée Ozenfant|Ozenfant]] e io ci conoscevamo già, ma ci incontrammo di nuovo quando fummo indagati da [[McChartyJoseph McCarthy|McCarthy]] nel [[1951]]. Subimmo sorti diverse. Duchamp aveva amici potenti, quindi era al sicuro. Ozenfant era un uomo molto difficile, originale e indipendente. Se attaccato, attaccava a sua volta, come un bambino. Fu quindi espulso dal Paese. Ma io mi sono difesa. Fui interrogata varie volte dopo aver chiesto la cittadinanza. La mia linea di difesa era che non avevo a che fare né sapevo nulla dell'attività politica degli uomini con cui avevo una relazione. E per fortuna le donne avevano allora ottenuto almeno questo diritto: non ero considerata solo la moglie o l'amica di qualcuno. Ero Louise Bourgeois. E lo sono sempre stata. (p.127)
*L'[[opera d'arte|opera]] può insegnare qualcosa, non l'[[artista]]. Un buon numero di artisti sono molto stupidi, sa.{{NDR|in risposta alla domanda: «Può un artista insegnare qualcosa?» postale da [[Francesco Bonami]]}} (p.291)
*Lui {{NDR|Marcel Duchamp}} era un gran intellettuale, ma soffriva moltissimo. Soffriva di non poter fare l'[[amore]] con sua moglie. Lui le diceva tante cose, ma lei, che era una ragazza di campagna, non capiva nulla di quello che lui le raccontava: tutte chiacchere che non potevano indurla ad amarlo. Per tutta la vita Duchamp sentì che non avrebbe mai potuto rendere una [[donna]] sessualmente felice. Era pieno di sconforto. Non era per niente macho. Mi aiutava quando parlavo con lui. Era un tipo molto strano. (p.291)