Henry Louis Mencken: differenze tra le versioni

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==''Trattato sugli dei''==
*Ci vuol tempo per strappare alla fede e per educare allo scetticismo; tempo, e non poco sforzo e dolore. Soltanto lo [[scetticismo|scettico]] della terza generazione è veramente sicuro: suo nonno deve aver accettato il denaro del Diavolo quando era ancora celibe.
*Si deve certamente ammettere che la religione è una delle più grandi invenzioni che mai si siano avute sulla terra.
*La [[religione]] fu inventata dall'uomo, così come dall'uomo furono inventate l'agricoltura e la ruota, e in essa non v'è assolutamente nulla che giustifichi la credenza che i suoi inventori avessero l'ausilio di potenze più alte, terrene o d'altra natura. In alcuni suoi aspetti, essa è estremamente geniale, in altri di commovente bellezza, ma in altri ancora è così assurda da rasentare l'imbecillità.
*Naturalmente è l'[[inferno]], non il paradiso, che rende potenti i sacerdoti, perché – dopo migliaia di anni di cosiddetta civiltà – la paura rimane l'unico comune denominatore dell'umanità. […] L'essenza di tutta la moralità sacerdotale è la ricompensa, e senza un inferno di qualsivoglia specie, o un altro genere di ricompensa, essa diviene retorica, senza alcun significato.
*La vera patria delle apocalissi e delle escatologie è l'[[India]]. Si sono inventati più paradisi e inferni qui, che in tutto il resto del mondo, e la loro influenza è visibile in tutte le teologie moderne.
*Il valore d'un sacrificio non è provato dalla causa che vi sta dietro. Migliaia di persone hanno rinunciato alla propria vita con altrettanto coraggio di Gesù, per cause infinitamente meno elevate e luminose. Tutti i [[martiri]], in verità, credono di riuscire a scuotere il mondo, anche se nessun altro vi riuscì come lui.
*Nessun uomo o donna realmente civile crede oggi nella cosmogonia della Genesi, né nella realtà dell'inferno, e neppure in qualche altra delle antiche imbecillità che ancora godono considerazione presso il grosso popolo., […] In altre parole, l'uomo civile è divenuto il dio di se stesso. Quando incontra delle difficoltà, non ne dà più la colpa all'inimicizia inscrutabile di potenze lontane e ineffabili; le attribuisce alla propria ignoranza ed incompetenza.
*La verità è che la teologia cristiana – come ogni altra teologia – non è soltanto contraria allo spirito scientifico, lo è anche ad ogni altro tentativo di pensiero razionale. […] L'unico vero modo per conciliare scienza e religione è di istituire qualcosa che non sia scienza e qualcosa che non sia religione.
*Il fatto però che le minacce dell'inferno abbiano la loro utilità sociale non è un argomento a sostegno della verità della religione; è semplicemente un argomento a sfavore della specie umana.