Horace Walpole: differenze tra le versioni

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==[[Incipit]] de ''Il castello di Otranto''==
Manfredo, principe di Otranto, aveva un figlio e una figlia: quest'ultima, una vergine di rara bellezza, aveva diciotto anni e si chiamava Matilda. Corrado, il figlio di tre anni più giovane, era un fanciullo pallido e malaticcio, di natura tutt'altro che promettente; eppure era il prediletto del principe, che non aveva mai mostrato alcun segno d'affetto per Matilda. Manfredi aveva combinato per suo figlio un matrimonio con Isabella, figlia del marchese di Vicenza, la quale era già stata consegnata dai suoi tutori nelle mani di Manfredi, così che le nozze potessero venire celebrate non appena la salute cagionevole di Corrado lo avesse permesso. Ma alla fine il giovane fanciullo fu ritrovato tagliato a pezzettini sepolto sotto uno elmo gigante, così le sue nozze furono annullate e la promessa sposa non si sposò più e andò ad abitare per un po di tempo nel canstello in tanto il principe distrutto da questo episodio si rinchise nella sua stanza senza vedere nessuno per un po di giorni. ma un giorno isabella fu chamata da manfredo, quando entrò nella stanza lo vide seduto su una poltrona e le disse: "si accomodi!!"e lei si sedette accanto al principe quando dopo un minuto di silenzio egli le disse: isabella ormai hai perduto il tuo sposo, nonchènonché mio figlio, ma adesso ti chiedo se vuole diventare mia sposa??" e isabella molto colpita da quasta domanda le rispose:" ma ippolita, sua moglie? "al diavolo di ippolita!"esclamò manfredo.
maisabella inparita scappò dal castello.
{{NDR|Horace Walpole, ''Il castello di Otranto'', traduzione di Mario Prayer, Newton & Compton}}