René Magritte: differenze tra le versioni

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*La mente ama l'ignoto. Ama le immagini il cui significato è sconosciuto, poiché il significato della mente stessa è sconosciuto. (citato in [[Suzi Gablik]], ''Magritte'', cap. 1 – Thames & Hudson, 1970)
*Non credo che l'uomo decida nulla, né il futuro né il presente dell'umanità. Penso che noi siamo responsabili dell'universo, ma questo non significa che decidiamo qualcosa. (citato in [[Suzi Gablik]], ''Magritte'' – Rusconi, 1988)
*La [[psicoanalisi]] consente di interpretare solo ciò che è suscettibile di interpretazione. L'arte fantastica e l'arte simbolica le offrono numerose occasioni d'intervento: in esse abbonda il delirio più o meno evidente.</br>L'arte, come la concepisco io, è refrattaria alla psicoanalisi: evoca il mistero senza quale il mondo non esisterebbe, ossia il mistero che non si deve confondere con una sorta di problema, per quanto difficile sia.</br> Io mi sforzo di non dipingere se non immagini che evochino il mistero del mondo. Perché ciò sia possibile, devo essere ben vigile, ossia devo cessare di identificarmi interamente con idee, sentimenti, sensazioni. (Il sogno e la follia sono, al contrario, propizzi a un'identificazione assoluta)</br>Nessuna persona sensata crede che la psicoanalisi potrebbe chiarire il mistero del mondo. La natura del mistero è tale da annichilire la curiosità. La psicoanalisi non ha nulla da dire neppure sulle opere d'arte che evocano il mistero del mondo. Forse la psicanalisi è il miglior soggetto da trattare per mezzo della psicoanalisi stessa. (da ''Scritti'', volume secondo, pagp. 188, René Magritte, Abscondita, Milano 2005)
 
==''Intervista a cura di Maurice Bots, 2 luglio 1951''==