Denis Hollier: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Denis Hollier==
*Il cristianesimo inizia con un esclusione [[sacro|sacralizzante]]: «[[Gesù]] si lasciò trattare da criminale e ridurre allo stato di corpo suppliziato, identificandosi così con la forma sinistra e immediatamente ripugnante del sacro». Ma la parola ''[[Re|Rex]]'' (''Rex Iudeorum'' nella leggenda ''INRI'') era già iscritta sullo strumento del suplizio. Questa parola perderà quasi subito il suo valore derisorio e oblitererà ben presto il corpo suppliziato. La storia della [[Chiesa]] è la storia della rimozione delle sue origini: il [[sadismo]] fondatore è diserotizzato, le forme sinistre e terificanti del sacro rettificate, l'[[infamia]] sostituita dalla [[gloria]]. (in ''Sull'equivoco (tra [[letteratura]] e [[politica]])'', nel testo ''Il Collegio di Sociologia'' pag.XXI)
*Partendo dall'assunto che la Chiesa è la confutazione dell'[[Impero]], egli{{NDR|[[Pierre Klossowski]]}} denuncia il travestirsi dell'Impero in Chiesa «trionfante»: «[[Cesare]] in effetti non è ancora l'[[Anticristo]]; solo dopo che Cristo si sarà rivelato al mondo, ''Cesare'' "con l'anima di Cristo" diventerà l'Anticristo». Così, lo ''In hoc signo vinces'' di [[Costantino]] è ciò attraverso cui si realizza «l'[[eresia]]» che trasforma la [[comunità]] cristiana in Impero (''Qui est mon prochain?'', in «Esprit», n.75, [[dicembre]] 1938, p. 405). Questo bel saggio di Klossowski è la versione cristiana dell'eterologia del Collegio:«Il [[nemico]] - egli scrive - risponde all'[[ignoranza]] più o meno concertata nella quale mi trovo nei confronti delle mie proprie virtualità (...) L'anima, per essenza eterogenea, proietta al di fuori ciò che in essa contraddice lo stato omogeneo che reputa di aver raggiunto; a partire da lì l'elemento eterogeneo produrrà tanti più guasti all'interno dell'anima in quanto la sua [[immagine]] avrà preso corpo all'esterno» (da ''Il Collegio di Sociologia'', pag.513, nota 26)
*{{NDR|citando [[Alphonse de Châteaubriant]]}} Il capitolo del saggio di Châteaubriant che descrive tali istituzioni (''Les Ordensburgs'') esordisce come segue: «Questa imponente creazione umana trova il suo coronamento in un' istituzione che si può chiamare "La Scuola dei [[Führer]]", istituzione che, lungi dallo smentire lo spirito dei maestri dell'Ordine teutonico porta a compimento in modo grandioso l'organizazione primitiva». L'organizazione primitiva qui menzionata costituisce l'argomento del precedente capitolo del libro, il «Führerismo» o ''Führerprinzip'', tramite cui il [[nazionalsocialismo]] ha trionfato in [[Germania]] e ovunque nel [[mondo]] trionferà sul [[bolscevismo]] internazionale. (in Hitler e l'Ordine teutonico, nel testo Il Collegio di Sociologia pag.287)
*{{NDR|[[Denis Hollier]] citando Alphonse de Châteaubriant}} Il [[razzismo]] [[Hitler|Hitleriano]] affonda dunque «le sue radici organiche nell'acqua generosa del profondo lago [[cristiano]]». (in ''Hitler e l'Ordine teutonico'', nel testo ''Il Collegio di Sociologia'' pag.288)
*Sotto molti aspetti, la conferenza di [[Hans Mayer]] sulle «[[società]] degli [[uomini]]» della Germania [[romanticismo|romantica]] confermerà la comunicazione di [[Georges Bataille|Bataille]] su ''Hitler e l'[[Ordine teutonico]]'': essa mostrerà che le società segrete anti[[napoleone|napoleoniche]] - quali l'Ordine tedesco organizzato dai discepoli di [[Fichte]] - si ispirano ai ricordi dell'Ordine teutonico. (in Hitler e l'Ordine teutonico, nel testo Il Collegio di Sociologia pag.288-289).
 
==Bibliografia==