Heinrich Mann: differenze tra le versioni

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'''Heinrich Johann Luiz Mann''' (1871 – 1950), scrittore tedesco.
 
*{{NDR|Hessling, al passaggio del corteo dell'imperatore [[Guglielmo II di Germania]]}} Un'ebrezza più nobile e più sublime di quella che dà la birra lo sollevava sulla punta dei piedi e lo innalzava nell'aria. Egli agitava il cappello alto sopra tutte le teste, in una sfera di follia entusiatica, in un cielo dove muovono in giro i nostri sentimenti più esaltanti. Là, sul cavallo, sotto l'arco delle sfilate trionfali, con i tratti marmorei e folgoranti passava il Potere! Il Potere a cui bacianmobaciamo i piedi se passa sopra di noi! Il Potere che calpesta la fame, la rivolta e il disprezzo! Colui contro cui non possiamo niente, perché tutti lo amiamo; che abbiamo nel sangue perché vi abbiamo la sottomissione! Noi siamo un atomo di lui, una infima molecola di qualche cosa che egli ha sputato! Ciascuno di noi è niente, ma in masse ordinate, come nuovi Teutoni, come esercito, come amministrazione, Chiesa, scienza, come organizzazione economica e associazioni del potere, noi ci innalziamo a piramide fino lassù, dove sta lui, pietrificato e folgorante! Noi viviamo in lui, ne siamo parte, spietati contro quelli che ne sono lontani e trionfanti anche se egli ci distrugge: perché è così che egli giustifica il nostro amore! (da ''Il suddito''; citato in [[Alberto Tagliati]], ''Adolfo Hitler si mangia Carlo Marx'', Historia, n. 244, 1978, Cino del Duca)
 
==[[Incipit]] di ''L'angelo azzurro''==