Giovanni Scafoglio: differenze tra le versioni

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*Ho solo due ricchezze, il bene di chi mi ama e i miei [[sogni]]. Ho poche regole, la più importante è: accarezzare i miei sogni come se fossero reali e tenerli per mano mentre attraverso le strade strette e piovose della mia vita. Sì, credimi, i sogni sono veri fino a quando non li abbandoni. (intervista rilasciata il 22.02.2011 a www.cassaroute.it e ripresa il 23.02.2011 dalla rivista "il Recensore")
*La [[vendetta]] per me è indifferenza. Covare vendetta vuol dire non abbandonare mai l'odiato, portarlo costantemente con sé. Ho lavorato molto su me stesso ma ora ti dico che regalare l'indifferenza è una punizione fantastica poiché non c'è nulla di peggio per chi la subisce e nulla migliora la vita quanto dimenticare chi ci ha causato del male o, semplicemente, noie. (intervista rilasciata il 22.02.2011 a www.cassaroute.it e ripresa il 23.02.2011 dalla rivista "il Recensore")
*Tornare a [[Napoli]] è sempre un viaggio complesso per me, un itinerario in bilico tra retorica e melodramma. È come un appuntamento con la ragazzina dei capelli rossi, quella amata da [[Charlie Brown]]. Solo che sono passati troppi anni e hai paura di ammettere che il tempo l'abbiano cambiata e saccheggiata
(intervista rilasciata il 03.03.2011 al quotidiano IL MATTINO)
*La [[Napoli]] di oggi è una città stanca, ma di quella stanchezza che non precede rabbia e voglia di cambiare le cose. Che è stanca piuttosto di attendere che passi la nottata. (intervista rilasciata il 03.03.2011 al quotidiano IL MATTINO)
 
==''L'ombra della città''==