Giacomo Zanella: differenze tra le versioni

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[[File:Versi di Giacomo Zanella.djvu|thumb|''Versi'' di Giacomo Zanella, volume unico, Firenze, G. Barbèra, 1868]]
'''Giacomo Zanella''' (1820 – 1889), poeta italiano.
 
==''Il falco e il gallo''==
''Sotto le nubi altissimo si gira | Con lenta rota il falco; e la gallina | Che del grifagno l'animo indovina, | Sotto la siepe i pargoli ritira. | Ma sull'entrata pien d'orgogli e d'ira | Piantasi il gallo, e lui che s'avvicina | Di sangue desioso e di rapina | con erto collo e fermo ciglio mira. | Quasi cala come folgore; d'un salto | Questi li respinge e de' ricurvi artigli | Pie' e rostro oppone all'iterato assalto. | Ma l'unghiato la pugna ecco abbandona: | Con gli sproni di sangue ancor vermigli, | L'altro il peana del trionfo intuona''. (da un libro anonimo del 1929)
 
 
==''A Camillo Cavour''==
===[[Incipit]]===
Nel 1867<br>''O nell'ora del nembo e del periglio | Sempre invocato, che più grande appari | Quanto più gonfi il trepido naviglio | Battono i mari; | Chiuse son l'Alpi allo stranier; clemente | Rise una volta a' popoli fortuna: | Tutte al suo desso le città ridente | Italia aduna''.
 
===Citazioni===
*''Quando dell'[[Etna]] alla fremente riva | I Mille veleggiavano; portavi, | Celando sotto il mar la man furtiva, | Le baldi navi''.