Max Weber: differenze tra le versioni

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*Non è scandaloso che Weber trascuri qualunque riscontro empirico per la sua teoria normativistica, visto che egli scrive alla vigilia del grande rivolgimento destinato a sconvolgere la società occidentale (nell'economia, nella politica e nel diritto) tra le due guerre. ([[Massimo Corsale]])
*Weber aveva intuito che nelle [[società di massa]] avrebbe pesato l'alleanza tra leader carismatico e classe politica in grado di irradiarne la forza nel territorio. ([[Gaetano Quagliariello]])
*Con le sue languide nostalgie per un corpo sociale ordinato e scattante, gerarchicamente disposto e, nel contempo, armoniosamente coeso metabolizzato da quegli umori [[controrivoluzione|controrivoluzionari]] che dovevano renderlo pronto, secondo la teoria dell'[[autorità]] di un [[Louis de Bonald|de Bonald]], a seguire il proprio [[capo]] 'à bout de soufle' o, secondo il "Génie du Christianisme" di [[Chateaubriand]], a rivestirsi dei panni seducenti del mistero, il "[[cattolicesimo]] senza [[cristianesimo]]", che sta alla base della [[tradizione]]{{ndr|[[sociologica]]}} [[francia|francese]], costituisce il perfetto contraltare del "[[protestantesimo]] senza cristianesimo" che sta invece alla base della tradizione sociologica, "[[pietista]]" e [[individualista]], destinata a sfociare nella sociologia della [[religione]] di Max Weber. Una tradizione, dunque, [[olismo|olistica]], che assegna il primato al [[tutto]] sulle [[parti]], alla società sull'individuo; ne consegue, secondo questa prospettiva, che si crede non in quanto si sa, ma in quanto si agisce.([[Giovanni Filoramo]])
 
==Bibliografia==